Roma, 15 gen. (LaPresse) – “Riavvicinare gli italiani al loro patrimonio” è “un doppio dovere”, “costituzionale oltre che morale”. Così Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto di Rai e Mibact ‘L’Italia: viaggio nella bellezza’, alla sede Rai di viale Mazzini a Roma. Il progetto comprende un ciclo di appuntamenti di Rai Cultura che andranno in onda su Rai Storia e il progetto ‘Museo Nazionale. 100 opere d’arte della storia d’Italia’ su Radio3. “Queste trasmissioni – afferma il ministro – stanno in questo schema di portare gli italiani a rivedere la bellezza che hanno intorno”. E il ministro annuncia una conferenza stampa per il 24 gennaio “in cui presenteremo all’Italia e al mondo gli eventi culturali nei 6 mesi dell’Expo, qualcosa che nessuno al mondo ha. Lavoriamoci insieme, e forse faremo vedere agli italiani l’Italia con gli occhi dei viaggiatori di tutto il mondo”.

“Sembra raro in Italia, ma stiamo davvero lavorando ognuno per la propria parte dentro una strategia per il paese. Ogni volta che parlo con ospiti o leader stranieri, riesco a vedere coi loro occhi il nostro paese: occhi stupiti, ammirati, invidiosi, ubriachi di bellezza. Mi chiedo – afferma il ministro – perché abbiamo perso tanto tempo, perché in tanti anni non è stato fatto un investimento forte in questo settore, forse perché si pensava di vivere di rendita. Stiamo lavorando per recuperare questo ritardo”.

Il ministro ricorda che “la nostra è l’unica costituzione che ha, nell’articolo 9, il principio della tutela del patrimonio e valorizzazione e promozione della cultura”, e nota come sia necessario “individuare cosa ci può aiutare ad uscire dalla crisi e cosa può essere il veicolo trainante e renderci più competitivi”. L’Italia ha “un incrocio straordinario di patrimonio, bellezza, paesaggio, strutture competitive”, e nel contempo “si sta ampliando enormemente il numero di persone nuove che entrano nel mercato del turismo internazionale”. Il ministro fa l’esempio della Repubblica Popolare Cinese: “Ci sono 100 milioni di viaggiatori cinesi che escono dal paese per turismo, e in Cina calcolano in 4 anni di passare a 500 milioni. Tutti hanno in mente l’Italia, che è la meta desiderata di viaggio. Potete capire cosa vuol dire investire sul patrimonio di bellezza in Italia”.

“Se è vero che abbiamo questa straordinaria potenzialità e il turismo nei numeri assoluti crescerà comunque per l’Italia, bisogna arrivare a una strategia. Abbiamo una parte di grandi centri storici, come Roma e Venezia, che non riescono più a reggere un impatto di un turismo mordi e fuggi, soffocante e concentrato. Se i numeri cresceranno, e in particolare con l’Expo che sarà l’esplosione delle potenzialità italiane, bisognerà portare il turismo in tutto il resto del paese”. Per questo, afferma Franceschini, “Abbiamo in mente un modello di turismo di grandi numeri, non mordi e fuggi, ma sostenibile e di qualità”.

Proprio per ridare rilevanza alla cultura il ministro ricorda alcune delle ultime iniziative: l’insegnamento della storia dell’arte sarà reintrodotto dove è stato eliminato, in base al protocollo siglato tra il ministro dell’istruzione Stefania Giannini e il ministro dei beni culturali, e l’appuntamento mensile con le domeniche gratuite nei musei civici italiani dalla scorsa estate. “Tornerà storia dell’arte – afferma Francechini – non puoi studiare Dante se non studi anche Giotto, devono avere la stessa importanza e bisogna cominciare dalle scuole”. “Il lavoro fatto con le domeniche gratuite ai musei è stato riavvicinare migliaia di Italiani al loro patrimonio” aggiunge il ministro, elencando l’incremento dei numeri a partire dai 150mila visitatori di luglio fino agli altre 320mila di gennaio. “Numeri più che raddoppiati, e le file sono fatte da cittadini, da famiglie, che non potevano permettersi di andare in 4 al museo”.

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