Concerto segreto per i Rolling Stones in un club di Los Angeles

Concerto segreto per i Rolling Stones in un club di Los Angeles

Los Angeles (California, Usa), 28 apr. (LaPresse/AP) – Per una notte soltanto, i Rolling Stones sono tornati ad essere una ‘promettente’ band da club. Il leggendario gruppo ha suonato iei sera in un piccolo locae di Los Angeles per una folla minuscola rispetto alle migliaia di fan che dalla prossima li vedranno nelle maggiori arene del mondo con il tour ’50 and Counting’.

La badn ha dato il via a un concerto segretissimo di 90 minuti all’Echoplex, nel quartiere di Echo Park, con ‘You Got Me Rocking’, prima di catapultarsi in un mix di materiale vecchio e nuovo, così come di cover classiche da Otis Redding (‘That’s How Strong My Love Is’) a Chuck Berry (‘Little Queenie’) ai Tenmptations (‘Just My Imagination’).

“Benvenuti a Echo Park, un quartiere che è sempre energico, e sono felice che siate qui per accogliere una band promettente” ha scherzato il frontman Mick Jagger dopo la seconda canzone della serata, ‘Respectable’.

E benché suonino insieme da decenni, Jagger, i chitarristi Keith Richards e Ronnie Wood e il batterista Charlie Watts non mostrano affatto segni del tempo. Jagger ha abbandonato la giacca bianca e nera decorata col logo della and dopo le prime canzoni, e ha mandato la folla in delirio con un assolo di armonica durante ‘Miss You’.

I biglietti sono stati venduti il giorno stesso a 20 dollari l’uno, una frazione del costo dei biglietti del tour. Migliaia di fan in fila hanno provato a prendere possesso di un prezioso tagliando. Gli acquirenti erano tenuti a prendere solo un biglietto a testa, mostrando un documento d’identità; un braccialetto al polso di ognuno e una foto di riconoscimento, ogni nome è stato verificato all’ingresso del locale che ha una capacità di circa 700 persone.

Tra i 700 fortunati c’è chi non ha evidentemente avuto bisogno di fare la fila. Bruce Willis, Gwen Stefani e Skrillex erano alcuni dei volti noti tra la folla.

Dentro l’Echoplex non erano ammesse telecamere, macchine foto e smartphone. La mancanza di dispositivi di registrazione ha dato la sensazione di uno show vecchia scuola e ancora più esclusiva, liberando gli spettatori dagli aggeggi che sono diventati comuni ai concerti d’oggi, e rendendo ancora più unita la folla. Alla fine del concerto, è salito sul palco anche l’ex chitarrista degli Stones Mick Taylor per suonare insieme la loro versione di ‘Love in Vain’ di Robert Johnson, e poi ‘Midnight Rambler’.

La band, che era sostenuta da Darryll Jones al basso, Chuck Leavell alle tastiere, Bobby Keys al sax e Bernard Fowler e Lisa Fischer come coristi, ha suonato come bis ‘Brown Sugar’ e ‘Jumpin’ Jack Flash’. È il primo show del tour, e probabilmente il migliore” ha concluso Jagger alla fine del concerto.

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