New York (New York, Usa), 10 apr. (LaPresse/AP) – Sta per sollevarsi il sipario sul Tribeca Film Festival, al via il 17 aprile, e i suoi fondatori Robert de Niro e Jane Rosenthal tracciano un bilancio di questi 12 anni di cinema e cultura, nati per caso e come sfida. Durante la conferenza stampa newyorkese, l’attore racconta che nessuno dei due immaginava che il Festival avrebbe avuto tutto questo successo. La rassegna è nata nel 2002, pochi mesi dopo l’attacco alle Torri Gemelle e ricordare quella tragedia era ed è uno degli obiettivi del Tribeca. “La gente tende ad avere la memoria corta – dicono oggi De Niro e Rosenthal – ma a pochi passi da qui sono morte tremila persone. E’ nostro dovere ricordarle”.
Non manca mai, infatti, in ogni edizione, un momento in cui rendere omaggio alle vittime degli attentati. Una scaletta, quella del Festival, che nessuno dei due artisti intende modificare. Nonostante l’inevitabile confronto con Venezia, Cannes e Toronto, spiega De Niro, il Tribeca è una rassegna con un obiettivo in più, quello di valorizzare proprio Lower Manhattan e restituire alla zona, ferita a morte, un’opportunità in più per risorgere, anno dopo anno.
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