Roma, 11 mag. (LaPresse) – “Ho avuto soltanto tre storie nella mia vita. Tutti nuotatori, si! Non ci sono stati altri uomini”. Federica Pellegrini racconta a Chiara Gamberale, sulle frequenze di Rai Radio2, perché “è più facile innamorarsi di un collega”, spiegando che “è difficile una relazione con chi non vive il mostro mondo. Siamo sempre in giro, sempre con la valigia in mano e magari il sabato e la domenica stanchi morti a letto. E’ difficile”. La nuotatrice ha accettato l’invito di Radio2 e questa mattina si è sdraiata sulla chaise Longue di ‘Io, Chiara e l’oscuro’, concedendosi senza riserve alle domande di ‘cuore, corpo e testa’.
Più di un volta nel raccontarsi si ritrova a distinguere con fermezza la vita privata e quella sportiva, anche quando ammette di odiare lo scontro tra le mura domestiche. “Faccio qualsiasi cosa pur di non litigare, non mi piace proprio – continua su Radio2 – soffro in piscina tutti giorni, se devo soffrire anche fuori è la fine. Gli equilibri della vita privata e quelli della vita sportiva sono molto, molto diversi”.
L’allenatore ideale per Federica Pellegrini? “Una persona molto professionale, determinata ad arrivare all’obiettivo insieme a me e con un carattere forte. L’ho vissuto sulla mia pelle, cambiando vari allenatori: se non ho un uomo all’altezza di fianco a me, lo distruggo proprio! In questo senso sono abbastanza ‘stronzetta’, passami il termine”, così la campionessa di nuoto continua a raccontarsi nell’intervista in onda questa mattina. “Ogni atleta nella sua vita può avere un allenatore storico – aggiunge la Pellegrini – e per me rimarrà sempre e comunque Alberto (Castagnetti, ndr), perché mi ha tirato fuori da un momento difficile. Siamo cresciuti insieme e nell’ultimo periodo, prima che morisse, c’era una sintonia che andava oltre, quasi un innamoramento professionale”.
Ricordando il rapporto oltre che sportivo e professionale Federica prosegue: “Era un secondo padre, per me. Poi purtroppo è successo quel che è successo, io ho cercato di proseguire con i suoi insegnamenti, però è logico che sarà impossibile trovare una persona come lui”. Poi parlando della sua personalità, Federica sottolinea la profonda differenza tra l’ambiente privato e professionale: “In piscina non posso essere simpatica. Devo essere nemica di tutti – continua ai microfoni di Radio2 – determinata al 100% e quindi posso risultare molto antipatica”.