Los Angeles (California, Usa), 18 apr. (LaPresse/AP) – La Universal Music ha ottenuto il sostegno dei sindacati di artisti e musicisti del nord America per l’acquisizione a 1,9 miliardi di dollari (quasi 1,5 miliardi di euro) della divisione musica della Emi, storica etichetta discografica inglese in difficoltà a causa dei cattivi investimenti e dei tagli operati dalla società a partecipazione privata Terra Firma. I sindacati SAG-AFTRA (sindacato per gli artisti televisivi e radiofonici) e l’American Federation of Musicians hanno fatto sapere che appoggeranno l’affare se la Universal rispetterà l’impegno di reinvestire nello sviluppo degli artisti. La vendita arriverebbe dopo alcuni mesi di trattative. Già l’11 novembre del 2011 infatti la Universal e la Sony/ATV, avevano annunciato l’intenzione di acquistare la Emi per 4,1 miliardi di dollari (più di 3,1 miliardi di euro). La Universal avrebbe acquistato per 1,9 miliardi di dollari la parte musicale dell’etichetta inglese, acquisendo grandi artisti come Lady Gaga, Eminem, David Guetta e Lady Antebellum. La Sony invece avrebbe ottenuto la parte relativa all’editoria dell’azienda inglese per 2,2 miliardi di dollari (più di 1,6 miliardi di euro). Il 31 gennaio del 2012 però il presidente uscente della Warner Music, Edgar Bronfman Jr, aveva ribatutto che la proposta di acquisto era “pericolosa” e che doveva essere stoppata dalle autorità di regolamentazione per la posizione dominante che avrebbe preso sul mercato.
A una conferenza sulle tecnologie, Bronfman aveva anche aggiunto che l’accordo creerebbe dei soggetti globali dominanti che potrebbero danneggiare le nuove piattaforme musicali e contrarre i compensi degli artisti. L’acquisizione da parte della Universal trasformerebbe la casa di produzione americana in un vero e proprio colosso con il 40% della quota di mercato della musica negli Stati Uniti, sovrastando la Sony Music Entertainment con il 29% e la Warner con il 19%. Il 23 marzo l’organo europeo regolatore della concorrenza ha fatto sapere che stava iniziando un’indagine sul progetto di acquisizione da parte della Universal che grazie all’operazione potrebbe diventare “circa due volte più grande dell’attuale più grande soggetto”. Il 27 marzo la commissione ha fatto sapere che il consorzio Sony ha accettato di sottostare ad alcune concessioni per ottenere l’approvazione del contratto d’acquisto. La commissione deciderà entro giovedì l’acquisizione da parte di Sony ed entro l’8 agosto se la parte acquisita dalla Universal dovesse ostacolare la concorrenza. Intanto però i sindacati hanno voluto far sapere che approvano la proposta inviando lettere dal parere positivo alla Commissione Federale del Commercio. “E’ stato straziante – ha commentato il co-direttore esecutivo nazionale del sindacato SAG-AFTRA – vedere la Emi appassire. Se la commissione è convinta che ci siano gli estremi per garantire il rispetto degli impegni, chiediamo rispettosamente che si guardi favorevolmente alla gestione da parte della Universal di Emi”.

