Chicago (Illinois, Usa), 10 apr. (LaPresse/AP) – Sono stati scelti quasi tutti i giurati che dovranno decidere della sorte di William Balfour, l’uomo accusato di aver ucciso la famiglia della cantante e attrice statunitense Jennifer Hudson. Il 24 ottobre del 2008 i corpi della madre Darnell Donnerson, 57 anni, e del fratello Jason di 29 anni furono trovati senza vita nella casa di famiglia mentre il nipote Julian King di 7 venne ritrovato qualche giorno dopo in un Suv ad alcune miglia di distanza. Balfour, ex marito della sorella della cantante, rischia la massima pena in caso di condanna per omicidio. Quattordici persone delle diciotto, che andranno a comporre la giuria, dodici fisse e sei supplenti, sono state scelte ieri dopo nove ore di colloqui per accertare l’idoneità dei candidati. Le quattro persone mancanti verranno probabilmente selezionate oggi. Il giudice Charles Burns e gli avvocati hanno cercato di eliminare tutti coloro che potevano essere potenzialmente influenzati dalla fama della cantante. Gli aspiranti giurati hanno dovuto rispondere a 66 domande di un questionario, nove delle quali erano a proposito della carriera della Hudson.

Nonostante il nome dell’attrice sia comparso più volte nel corso dei colloqui, la maggior parte degli aspiranti giurati ha negato di essere influenzata da ciò che si sente di lei e del caso dai media. Non sono mancate però le eccezioni. Una donna, addetta alle vendite per la ditta Xerox, ha infatti candidamente ammesso davanti ad altri giurati, di essere una grande fan della cantante: “Sono una fan – ha dichiarato – e mi sento male per quello che ha passato”. La donna è stata quindi eliminata insieme con un uomo i cui vicini di casa sono agenti dell’Fbi, con un insegnate di Chicago, in passato testimone di un caso di omicidio in cui era accusato uno studente, e con una vedova il cui nipote ha recentemente ucciso la moglie incinta. “E’ troppo vicino a me – ha ammesso la donna quando le è stato chiesto se poteva seguire il processo in modo distaccato – E’ solo che c’è un bambino coinvolto e non posso passare sopra questa cosa”.

Tra i cittadini scelti per la giuria i giudici hanno invece ammesso anche alcuni a cui è stato ucciso un parente, come una donna il cui figlio è stato ammazzato nel 2002. Alla domanda se questo avvenimento avrebbe potuto renderla meno imparziale la donna ha risposto con fermezza: “Sì so che può”. Tra gli altri selezionati anche un uomo descritto come uno che 25 anni fa rubò la borsa alla sorella alla fermata dell’autobus e le sfregiò la gola, ferendola gravemente, un camionista messicano con difficoltà a parlare l’inglese, una donna disoccupata residente a tre isolati di distanza dal palazzo di giustizia e un rappresentante per una ditta di cioccolato che ha risposto che i suoi hobby sono: “Dormire, mangiare e poi dormire di nuovo”. La corte fa sapere che le testimonianze inizieranno il 23 aprile e sembra che la Hudson parteciperà tutti i giorni del processo. Mentre il giudice avverte i giurati di non seguire gli sviluppi del caso attraverso i media, la cantante americana sarà in televisione giovedì in una puntata di ‘American Idol’, programma che la rese celebre nel 2004. Gli avvocati di Balfour intanto hanno fatto sapere che le prove sono solo indiziarie anche se i magistrati sostengono che tra queste ci sarebbero i residui di polvere da sparo trovati sul volante dell’auto dell’accusato e una testimonianza che dimostrerà che ha mentito sul suo alibi il giorno degli omicidi.

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