L’Enciclopedia Britannica lascia la carta, d’ora in poi solo online

L’Enciclopedia Britannica lascia la carta, d’ora in poi solo online

Chicago (Illinois, Usa), 14 mar. (LaPresse/AP) – L’Enciclopedia Britannica ha annunciato che interromperà, per la prima volta nei suoi 244 anni di storia, la pubblicazione cartacea delle sue edizioni. La storica enciclopedia è andata in stampa per la prima volta nel 1768 a Edimburgo, in Scozia. Smetterà di essere disponibile nella sua versione fisica quando le scorte attuale andranno esaurite. L’azienda Encyclopaedia Britannica Inc, che ha sede a Chicago, continuerà a fornirne le versioni digitali.

I rappresentanti affermano che la fine della versione stampata in 32 volumi era già previsto da tempo. “Non ha niente a che fare con Wikipedia o Google – ha affermato il presidente della società, Jorge Cauz – ha a che fare col fatto che ora la Britannica vende i suoi prodotti digitali a un gran numero di persone”.

L’anno di maggior successo per l’enciclopedia stampata è stato il 1990, con la vendita di 120mila raccolte. Appena sei anni dopo, nel 1996, il numero è crollato a 40mila copie. La compagnia ha cominciato ad esplorare la pubblicazione digitale negli anni ’70; la prima versione in cd-rom è del 1989 e la prima versione online del 1994. L’ultima raccolta rilegata dell’enciclopedia, datata 1768-2012, è disponibile su sito della Britannica per 1395 dollari o 1195 sterline. “Le vendite delle enciclopedie stampate sono trascurabili da anni – ha detto Cauz – sapevamo che sarebbe successo”.

La compagnia intende segnare la fine della versione a stampa rendendo disponibili gratuitamente i contenuti del proprio sito web per una settimana. Le versioni online dell’enciclopedia ora servono più di 100 milioni di persone nel mondo e sono disponibili per i dispositivi mobili. Inoltre l’enciclopedia è diventata sempre più social, afferma Cauz, perché gli utenti possono mandare i loro commenti e osservazioni ai redattori. “Un’enciplopedia stampata è obsoleta nel momento stesso in cui va in stampa – ha considerato Cauz – mentre la nostra edizione online è aggiornata continuamente”.

La Britannica dispone di uno staff di oltre 100 redattori ed ha migliaia di collaboratori esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui premi Nobel e leader mondiali come l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Cliton e l’arcivescovo Desmond Tutu. “per me, il messaggio più importante è che l’edizione stampata non è ciò che ha fatto la Britannica quello che è – dice Cauz – la cosa più importante della Britannica è che la Britannica è rilevante e vibrante perché tramite un processo editoriale porta la conoscenza scientifica a quanti più cercatori di conoscenza possibili”. E la Britannica non teme la concorrenza: “Se la ricerca è più ampia, cercare su diverse fonti online più offrire maggiori opzioni – afferma Lynne Kobayashi, responsabile della sezione Linguaggio letteratura e storia della Biblioteca Statale delle Hawaii – e anche se Wikipedia è diventata onnipresente, la Britannica resta sempre una fonte più affidabile”.

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