New York (New York, Usa), 10 mar. (LaPresse) – Continua il processo iniziato dall’attrice Nicollette Sheridan contro il produttore e creatore di ‘Desperate Housewives’ Marc Cherry, denunciato dalla ex casalinga disperata per averla licenziata ingiustamente e per averla colpita alla testa durante una discussione fuori dal set iniziata per alcune battute della serie televisiva. Cherry ha negato di avere assalito l’attrice, dicendo invece di aver provato a mostrarle come avrebbe potuto rimpiazzare alcune delle sue battute, che erano state tagliate, con gesti ed elementi di commedia non verbale. “Miss Sheridan sembrava confusa da ciò che le avevo detto. Ho allungato il braccio e l’ho colpita sulla testa, per aiutarla”, ha dichiarato il produttore, aggiungendo che dopo l’incidente Sheridan, dopo un attimo di calma apparente, ha iniziato ad urlare: “mi hai colpita, mi hai colpita”.

Durante il processo, il produttore esecutivo dello show George Perkins, chiamato a testimoniare, ha detto che Sheridan è molto emotiva. “Le emozioni hanno avuto una grande parte in questa vicenda. C’è stato un malinteso tra una persona che tentava di dare delle direttive e l’attrice”, ha aggiunto Perkins, dicendo che Sheridan aveva chiesto che Cherry si scusasse con lei una seconda volta con dei fiori. Il produttore esecutivo ha anche confermato la versione di Cherry che licenziare Sheridan aveva aiutato finanziariamente lo show. “Eravamo arrivati a un punto in cui il programma era troppo caro e dovevamo trovare un modo di tagliare i costi” ha detto, ricordando che Sheridan guadagnava 175mila dollari a puntata ed avrebbe ottenuto 200mila dollari a episodio se avesse fatto parte del cast nella stagione 6. Il produttore ha anche aggiunto che l’attrice “arrivava tardi al lavoro il 50% delle volte” ogni stagione, e che aveva dovuto più volte rimproverarla per questo motivo. “Spesso mi diceva che l’orario di call time sul set era troppo presto” ha aggiunto Perkins.

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