Los Angeles (California, Usa), 27 feb. (LaPresse/AP) – Meryl Streep porta a casa il terzo Oscar per la sua interpretazione di Margaret Thatcher in ‘The Iron Lady’ ed entra così a far parte di un club molto esclusivo. Per la Streep, 62 anni, si trattava della 17esima nomination da parte dell’Academy. La sua terza vittoria la mette nell’olimpo di coloro che hanno vinto il premio tre volte, insieme a Jack Nicholson, Walter Brennan e Ingrid Bergman. Solo Katharine Hepburn è arrivata a quattro statuette. Salita sul palco, ha subito scherzato per tutte le volte che si è trovata nella stessa situazione: “Quando hanno chiamato il mio nome, ho avuto la sensazione di sentire mezza America dire ‘Oh no, di nuovo lei’”.
La Streep in ‘The Iron Lady’ interpreta magistralmente l’ex primo ministro britannico da una parte in età senile e dall’altra nella figura dominante e prepotente che ha instillato paura e rispetto nel periodo della sua carica. L’attrice ha ringraziato i fan “per questa inspiegabile meravigliosa carriera” e ha reso un omaggio speciale a suo marito, lo scultore Don Gummer. Ha quindi ringraziato il suo “altro partner”, J. Roy Helland, che si occupa del suo makeup sin dal 1982, ovvero da ‘La scelta di Sophie’ per cui la Streep ha vinto la sua prima statuetta. Helland ha in effetti vinto insieme a Mark Couiler per il miglior trucco in ‘The Iron Lady’.
“Voglio ringraziare tutti i miei colleghi, tutti i miei amici. Vedo la mia vita davanti agli occhi. I miei vecchi amici, quelli nuovi. Davvero è un grande onore. Ma la cosa che per più conta per me è l’amore e la pura gioia che abbiamo condiviso girando dei film insieme”.
Prima di salire sul palco, la Streep ha rivolto un gesto affettuoso a Viola Davis, candidata nella stessa categoria per ‘The Help’ e sua prima contendente: quando la Davis si è alzata per congratularsi, e la Streep le ha fatto una carezza.