Sanremo, strappo fra Mazzi e la Lei

Sanremo, strappo fra Mazzi e la Lei

Sanremo (Imperia), 18 feb. (LaPresse) – Strappo fra il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi e la Rai. Tanto che Mazzi annuncia di lasciare, dal termine di questa edizione della manifestazione, la direzione del Festival, anche se dice di aver preso questa decisione già un mese fa e non dopo aver considerato l’andamento del concorso canoro di quest’anno. Il motivo dello scontro deriva dall’esibizione di martedì sera di Adriano Celentano sul palco dell’Ariston che ha portato prima il direttore generale della Rai Lorenza Lei a mandare a Sanremo Antonio Marano, vice direttore generale per l’offerta, a coordinare i lavori del Festival, e poi la stessa Lei a scrivere ieri una nota in cui auspicava “che il buon senso e la correttezza” prevalessero nelle ultime due serate e che non fosse necessario, al termine del Festival, “procedere a iniziative conseguenti a violazioni contrattuali”. La Lei aveva poi rivendicato la libertà d’espressione degli artisti, ma anche quella di “dissentire e di prendere le distanze da affermazioni frutto di personali e opinabilissime valutazioni”.

Ma la frase che più ha fatto arrabbiare Mazzi è quella in cui la Lei afferma che “gli ascolti per la Rai sono importanti, ma non possono rappresentare, nè in effetti rappresentano, l’unico elemento di valutazione. Occorre coniugare ascolti e qualità”. “La terza puntata – spiegava la Lei – con i suoi 12 milioni di telespettatori ha dimostrato che la televisione di Stato non deve essere il luogo di provocazione ed eccessi per riscuotere successo, ma il luogo dove per tre ore si può concentrare il grande spettacolo al servizio della grande musica”. E mentre il direttore di Rai Mauro Mazza afferma di condividere appieno le valutazioni del direttore generale e che quella lettera avrebbe potuto scriverla lui, di tutt’altro avviso è Mazzi che sferra un colpo pesante: “La nota l’ho letta attentamente, è molto articolata tanto da sembrare scritta da più mani. Il direttore generale Lorenza Lei forse è stato anche un po’ forzato, voglio pensare questo. Mi ha fatto dispiacere perchè emerge che io abbia portato sul palco dell’Ariston, anziché un grandissimo artista, un delinquente senza qualità. Per la Lei Celentano è questo. Io l’ho letta così. Questo è il mio parere”.

Poi il direttore artistico del Festival si rivolge verso Mazza e verso la Rai chiedendo che la qualità del suo lavoro di questi anni di direzione artistica venga riconosciuta: “Dovete dire se considerate Celentano un artista oppure no. Dovete dirmi che sono quattro anni che non sbaglio un colpo. Lo dovete dire, se no c’è qualcosa di poco sano. Voglio che lo diciate in pubblico e non in messaggi privati”. Ma nonostante Mazza risponda di considerare Celentano un grande artista, lo strappo ormai è definitivo e Mazzi lascia la direzione artistica del Festival spiegando che nessuno gli ha chiesto le dimissioni ma che deve fermarsi perchè ritiene “di aver esaurito le idee su questa manifestazione. In questi 7 anni cercato di mettere dentro tutte le idee che potevo, ho imparato molto anche dagli artisti. La decisione era già stata presa un mese fa, non deriva da una spinta emotiva”. Si conclude così un’era di direzione artistica che ha regalato molti successi al Festival, a partire dall’edizione del 2005 di Paolo Bonolis fino ad arrivare alle ultime due di Gianni Morandi.

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