Los Angeles (California, Usa), 1 feb. (LaPresse) – Demi Moore non andrà in riabilitazione. L’attrice 49enne è sta venendo spinta a cercare un aiuto professionale per i suoi presunti problemi di anoressia e abuso di sostanze, ma è riluttante ad entrare in una struttura, nonostante sia stata ricoverata in ospedale la scorsa settimana dopo essere collassata a una festa di compleanno nella sua casa di Beverly Hills.

Le tre figlie di Demi, Scout di 20 anni, Tallulah di 16, e la 23enne Rumer, sono tutte a favore che loro madre venga curata. “Demi ha bisogno di aiuto – ha detto una fonte a Hollywoodlife.com – ma non è pronta a riceverlo. Non vuole andare in riabilitazione anche se lo vogliono le sue figlie, soprattutto Rumer, che era a casa con lei e l’ha vista avere le convulsioni. Demi pensa che i suoi problemi siano emotivi e che non abbia bisogno di rehab”.

Invece Demi, che ha “fumato qualcosa” di non specificato alla festa prima di avere il collasso ed è diventata dipendente da Red Bull e da medicinali con prescrizione, sta ricevendo “consulenza spirituale” da quando è stata dimessa dallo Sherman Oaks Hospital ed è attualmente in una “località segreta” dove si è rifugiata per riprendersi. La causa principale del crollo psicofisico dell’attrice è la fine del matrimonio con Ashton Kutcher dopo 6 anni. Rumer e Tallulah attualmente vivono con loro padre ed ex marito di Demi Bruce Willis, mentre Scout è iscritta alla Brown University di Providence, Rhode Island.

Ashton intanto, dopo essere tornato dal Brasile a Los Angeles, potrebbe essere vicino a Demi. Intanto ha cambiato l’immagine del suo profilo di Twitter, dove per tanti anni lui e Demi hanno mostrato i loro scambi d’amore in pubblico, in nero, e su Facebook ha pubblicato un messaggio sulla lealtà, la fiducia e l’avidità.

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