Scuola, dal divieto di cellulari al voto in condotta: le novità dell’anno 2025-26

Scuola, dal divieto di cellulari al voto in condotta: le novità dell’anno 2025-26
Il primo giorno di scuola in un liceo romano nel 2023 (foto LaPresse/Valentina Stefanelli)

Valditara: “Quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari sarà confermato”. Possibili novità anche sugli esami di maturità

Divieto di utilizzo dei telefoni cellulari anche alle scuole superiori, nuove regole sul voto in condotta, possibili cambiamenti per gli esami di maturità. Ecco tutte le novità della scuola italiana nell’anno 2025-26, che prenderà il via nei prossimi giorni.

Divieto di cellulari anche alle superiori

Con una circolare dello scorso giugno a firma del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è stato stabilito lo stop ai cellulari anche per gli studenti delle scuole superiori, facendo seguito a un provvedimento dello scorso anno che riguardava gli studenti delle scuole medie ed elementari. La circolare dispone il divieto di utilizzo dei cellulari per gli studenti di tutte le scuole superiori durante l’orario scolastico, anche durante le attività didattiche, salvo specifica necessità stabilita nei piani educativi individualizzati o personalizzati (es. alunni con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento). Sono ammesse eccezioni solo per motivate esigenze didattiche, soprattutto nei settori tecnici dell’informatica e delle telecomunicazioni, oppure per necessità personali motivate. Verranno introdotte sanzioni disciplinari per chi non rispetta la norma e le singole scuole saranno responsabili dell’organizzazione pratica del divieto.

La riforma del voto in condotta

Approvata lo scorso 31 luglio in Consiglio dei ministri anche una riforma del voto in condotta. La valutazione riflette il rispetto delle regole e dell’impegno verso la comunità scolastica e viene valutato lungo tutto l’anno. Chi ottiene un voto superiore a 6 viene ammesso alla classe successiva, con il 6 invece la promozione viene sospesa: lo studente deve redigere un elaborato sulle tematiche di cittadinanza attiva legate ai motivi di quella valutazione prima di essere ammesso. Con il 5 in condotta, lo studente viene bocciato.

Le possibili novità per gli esami di maturità

Sono inoltre allo studio del ministero dell’Istruzione possibili novità per l’esame di maturità 2025/26. Secondo le intenzioni del ministro Valditara, il nuovo esame dovrebbe valutare di più il percorso complessivo scolastico dello studente negli anni precedenti alla prova. “Sto ragionando su come ripristinare il concetto di esame di Maturità perché esame di Stato è molto freddo, non corrisponde ad una scuola che punti alla valorizzazione integrale della persona affiancando istruzione ed educazione. La valutazione seria di quanto si è appreso è fondamentale, ma bisogna verificare anche quanto il percorso scolastico ha inciso sulla maturazione complessiva dello studente, che cosa gli ha trasmesso”, aveva detto Valditara a giugno in un’intervista a La Stampa. “Bisogna rendere più coerente l’esame di Stato – ha proseguito Valditara – con una scuola che sappia porre al centro un concetto dimenticato dai giovani che sempre più spesso vogliono rimanere adolescenti, e dagli adulti che in molti casi sembrano voler tornare all’adolescenza: quello della maturità”. Inoltre, dopo i recenti casi degli studenti che hanno fatto apposta scena muta all’orale avendo già maturato con gli scritti i crediti necessari al superamento dell’esame, Valditara ha detto che a partire dal prossimo anno “se un ragazzo non si presenta all’orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché vuole ‘non collaborare’ e quindi ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno“.

Valditara: “Quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari saranno confermati”

Novità anche per quanto riguarda gli insegnanti, come ha detto Valditara oggi 26 agosto intervenendo al Meeting di Rimini. “Quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari saranno confermati garantendo una straordinaria continuità didattica”, ha detto il titolare dell’Istruzione. “Mai dobbiamo accettare l’idea che l’intelligenza artificiale possa sostituire il docente o governare la didattica”, ha inoltre rimarcato Valditara.

Valditara: “Mille docenti per insegnare l’italiano ai ragazzi stranieri”

“Assumeremo mille docenti specificamente formati per insegnare italiano a ragazzi stranieri“, ha annunciato ancora il ministro. Valditara, in merito alla dispersione scolastica, ha poi parlato del “crollo della dispersione esplicita“, per cui “un ruolo importante lo ha svolto il decreto Caivano”, sottolineando che “a Napoli e provincia solo in 1.800 non hanno rispettato l’obbligo scolastico”. Per quanto invece riguarda la dispersione scolastica implicita, quella che cioè si verifica quando gli studenti concludono il percorso scolastico ma senza avere raggiunto le competenze di base adeguate secondo gli standard nazionali, ha detto Valditara, “i risultati sono straordinari. Abbiamo un recupero di circa tre volte le performance degli studenti“.

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