Una stangata da 1.300 euro in media a studente: è quella che aspetta i genitori degli alunni italiani che stanno per tornare sui banchi di scuola. L’allarme lo lancia il Codacons: “Tra quaderni, zaini, diari, prodotti di cancelleria, materiale da disegno, libri e dizionari l’esborso complessivo per l’anno scolastico 2025/2026 può arrivare a superare quota 1.300 euro a studente, registrando quest’anno incrementi di prezzo compresi tra il +3% e il +5% rispetto allo scorso anno“.
L’associazione dei consumatori fornisce ogni anno le stime sul caro-scuola e sulle spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico. “Anche quest’anno sta per abbattersi sulle famiglie italiane la consueta ‘stangata’ di settembre. Previsti incrementi anche per i libri – avvisa il Codacons -. L’Istat ha registrato infatti nell’ultimo mese aumenti medi del +3,8% sul 2024 per i testi scolastici. Proprio sul fenomeno del caro-libri le denunce del Codacons hanno trovato conferma in un report dell’ Antitrust pubblicato a inizio agosto, da cui emergono le tante criticità del settore che incidono sulla spesa delle famiglie, dalla scarsa concorrenza (con l’80% del mercato concentrato nelle mani di 4 editori) all’odioso fenomeno delle nuove edizioni adottate dalle scuole, libri immessi sul mercato con qualche pagina o immagine diversa rispetto all’ edizione precedente, ma a prezzi più alti”.
Il Codacons: “I libri digitali si sono rivelati un flop”
“Bocciate anche tutte le riforme varate negli anni per limitare la crescita dei listini: i tetti di spesa cui le scuole devono attenersi vengono sistematicamente sforati a causa della mancanza di controlli sull’operato dei docenti, mentre i libri digitali si sono rivelati un flop; limiti poi per la grande distribuzione, che può applicare sconti solo fino a un massimo del 15% rispetto ai prezzi di copertina – evidenzia il Codacons -. L’offerta è estremamente diversificata sia sul fronte delle marche che dei prezzi al pubblico, e ogni anno compaiono sul mercato nuove linee e nuovi prodotti per gli studenti”.
I consigli per risparmiare
“Tuttavia anche sulla spesa scolastica è possibile risparmiare sensibilmente e abbattere i costi del 40% seguendo alcuni consigli utili”, ricorda l’associazione. Ecco i principali:
- Non inseguite le mode e gli influencer. In questi giorni tutte le televisioni stanno bombardando i vostri figli con pubblicità mirate agli acquisti necessari per la scuola. Allontanateli dalla tv e non fatevi condizionare dal mercato pubblicitario”. “Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati o bambole famose”, sottolinea il Codacons.
- Anche “nei supermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria. Andate con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. In questo periodo alcune catene di supermercati vendono i prodotti scolastici addirittura a prezzi stracciati: sono i cosiddetti prodotti civetta. Vengono venduti beni addirittura sottocosto, contando sul fatto che comunque finirete per acquistare anche tutto il resto. Approfittatene, acquistando solo i prodotti civetta! Poi cambiate supermercato”.
- “Rinviate gli acquisti – conclude il Codacons -. Abbiamo la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia.
- Aspettate i professori. Per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari), poi, è bene attendere le disposizioni dei professori, onde evitare acquisti superflui o carenti.
- Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Possono essere convenienti, ma è bene confrontare comunque i prezzi e controllare la qualità del prodotto, specie per lo zaino (per il quale sconsigliamo in ogni caso l’acquisto, dando la preferenza al trolley)”.