La campanella per i maturandi è fissata per il 21 giugno. Si comincia con il tema di italiano
Mancano pochi giorni alla ‘notte prima degli esami‘, all’alba del primo scritto dell’esame di maturità 2023: il tema di italiano. Tra gli studenti, circa mezzo milione che quest’anno affronteranno l’esame di Stato, impazza il tototraccia. Date, ricorrenze, coincidenze, autori della letteratura che da un po’ non si ‘vedono’ nelle tracce dei temi, la ‘caccia’ a quelli sconosciuti ai più di cui potrebbero essere date poesie da analizzare.
La campanella per i maturandi è fissata per il 21 giugno. Le tracce saranno scelte dal Ministero dell’Istruzione e del merito. Sono sette, suddivise in tre tipologie: 2 temi di attualità, 2 analisi del testo, e per il testo argomentativo. Si fa largo tra i ragazzi l’ipotesi che, quest’anno, il Ministero potrebbe puntare su Gabriele D’Annunzio, poeta e scrittore espressione dell’Estetismo e del Decadentismo (che fa il paio con Oscar Wilde, tra i maggiori esponenti dei due movimenti letterari), e tra i protagonisti della Prima Guerra mondiale. Del Poeta Vate, quest’anno, ricorrono i 160 anni dalla nascita.
Il 2023 ‘regala’ come anniversario tondo i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, che, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è “definito, a ragione, il padre del romanzo italiano e maestro indiscusso di tante generazioni di letterati e di patrioti Manzoni si è sempre sottratto, per la sua proverbiale riservatezza e anche per ragioni di salute, alla militanza politica in senso stretto” e “considerato, ben a ragione, un ispiratore e un propulsore del nostro Risorgimento e dell’Unità d’Italia, un padre della nostra patria”.
Cifra tonda anche per l’anniversario della morte di don Lorenzo Milani. “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?” è forse la sua citazione più celebre, ma don Milani è considerato un innovatore pedagogico: il suo pallino era l’analfabetismo imperante in quegli anni. Il libro ‘Lettera a una professoressa’ racconta degli studenti che denunciavano il sistema scolastico e il metodo didattico che favoriva l’istruzione dei ragazzi delle classi più ricche, i ‘Pierini’.
A 50 anni dalla morte, tiene banco anche l’ipotesi di Carlo Emilio Gadda come possibile autore, una vita trascorsa tra libri (come, ma solo per citarne uno, ‘Quer pasticciaccio brutto di via Merulana’) e il lavoro per i programmi radiofonici della Rai.
Dal punto di vista storico, resta alta l’attenzione sulla marcia su Roma di Benito Mussolini con l’avvento del fascismo, anche se il centenario cadeva lo scorso mese di ottobre. Restando sul terreno delle dittature, ricorrono 130 anni dalla nascita di Francisco Franco, caudillo in Spagna, la morte di Stalin (70 anni fa), e gli anni in cui rafforzò il potere sovietico sull’Europa occidentale.
Ancora sul tema storico, ci sono i 45 anni dall’omicidio di Aldo Moro, presidente Dc ucciso dalle Br.
Tra i papabili per argomento scientifico ci sono Margherita Hack, prima donna italiana a dirigere un osservatorio scientifico, morta 10 anni fa, e i 70 anni dalla scoperta del Dna.
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