Allarme al Politecnico di Milano per la rottura di un frigo che contiene sali di diazonio, che verrà fatto brillare in queste ore del 12 giugno.
Che cosa sono i sali di diazonio
In chimica organica, secondo la Treccani, i sali di diazonio sono una classe di composti che si originano dalla reazione delle amine primarie con acido nitroso, di formula generale ArN2X, dove Ar è un radicale arilico e X un anione. Il loro nome si forma con il prefisso diazo- o aggiungendo il suffisso –diazonio al nome del composto arilico dal quale derivano e nominando l’anione: così il composto di formula C6H5N2Cl viene detto cloruro di benzendiazonio.
In chimica organica, il diazocomposto, spiega la Treccani, è composto nella cui molecola è presente il gruppo diazo-; si distinguono d. alifatici, instabili, fra cui, molto noto, il diazometano, gas inodore, giallo, velenoso, usato per la reattività in certe sintesi organiche, e d. aromatici, più stabili, a carattere salino (detti perciò anche sali di diazonio), che vengono denominati col nome del radicale aromatico seguito dal prefisso diazo– e dal nome del radicale acido o ossidrilico presente (per es., benzendiazocloruro, benzendiazoidrato, ecc.).
I rischi dei sali di diazonio
Gli alogenuri diazonici solidi sono spesso pericolosamente esplosivi e sono stati segnalati casi di decessi e di feriti. La natura degli anioni influisce sulla stabilità del sale. I perclorati di arildiazonio, come ad esempio perclorato di nitrobenzenediazonio, sono stati usati in passato anche nei detonatori per innescare esplosivi.

