West Nile, Iss: “Da inizio anno 430 casi e 27 decessi”

West Nile, Iss: “Da inizio anno 430 casi e 27 decessi”
FILE – In this Monday, Aug. 26, 2019 file photo, a municipal biologist examines a mosquito in Salt Lake City. A state epidemiologist says Louisiana is likely to have a below-average number of West Nile virus this year. But Julius Tonzel says people still need to keep up their guard against mosquitoes, which carry the virus. A case in New Orleans is among six around the state — and among five involving the brain or nervous system. That compares to one “neuroinvasive” case at roughly this time last year and six in 2019. There were 14 such cases in all of 2020, and 11 in 2019. The worst year was 2002, when there were 204. (AP Photo/Rick Bowmer)

Il virus in 15 regioni e 57 province

Salgono a 430 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo (351 nel precedente bollettino), con 27 decessi. Lo afferma il settimo bollettino della sorveglianza pubblicato oggi dal ministero della Salute. Tra i casi confermati 193 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (8 Piemonte, 12 Lombardia, 14 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 1 Liguria, 13 Emilia-Romagna, 62 Lazio, 2 Molise, 64 Campania, 2 Basilicata, 5 Calabria, 1 Sicilia, 8 Sardegna), 38 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 193 casi di febbre, 3 casi asintomatici e 3 casi sintomatici. Sono stati notificati 27 decessi (1 Piemonte, 1 Lombardia, 1 EmiliaRomagna, 11 Lazio, 11 Campania, 2 Calabria). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate e confermate, è pari al 13,9% (nel 2018 20%, nel 2024 14%).

15 le regione coinvolte

Nello stesso periodo è stato segnalato 1 caso di Usutu virus dal Lazio in Provincia di Latina. Salgono a 57 le Province con dimostrata circolazione del WNV appartenenti a 15 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. “Continua l’espansione del virus nelle aree endemiche del nord Italia – spiegano gli esperti del dipartimento Malattie Infettive dell’Iss – ma al momento il numero dei casi riflette l’andamento epidemiologico degli ultimi anni. La proporzione dei casi neuroinvasivi sul totale è in linea con quella delle stagioni precedenti”.

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