Botulino, Iss: alta incidenza al Sud per conservazione cibi in casa

Botulino, Iss: alta incidenza al Sud per conservazione cibi in casa
Conserva di friarielli – Immagine creata con l’IA

Quasi 1.300 casi e 15 morti dal 2001 in Italia

Botulino: l’Istituto Superiore di Sanità fa il punto della situazione dopo i diversi casi, alcuni mortali, registrati in Italia negli ultimi giorni. “Una delle ragioni principali” di una “alta incidenza del botulismo in Italia risiede nella tradizione conserviera ancora molto radicata nel Paese. L’Italia è famosa per i suoi metodi tradizionali di conservazione degli alimenti, che sono stati tramandati per generazioni. Questa pratica, che un tempo ha permesso la conservazione domestica degli alimenti, potrebbe essere alla base della diffusione”. Così Fabrizio Anniballi, responsabile del Centro di riferimento nazionale per il botulino dell’Istituto Superiore di Sanità in una nota pubblicata sul sito dell’ente sul botulinismo alimentare in cui si risponde a 10 delle principali domande sulla patologia che può avere esiti letali. “Il botulismo in Italia, soprattutto nelle Regioni meridionali – spiega l’esperto – rimane un problema di salute pubblica, principalmente correlato all’ingestione di conserve di produzione domestica impropriamente fatte”.

Quasi 1.300 casi dal 2001 a oggi, 15 le morti

Nel periodo 2001-2024, al sistema di sorveglianza nazionale del botulismo sono stati segnalati 1.276 casi clinici sospetti e ne sono stati confermati in laboratorio 574. Di questi, 526 (91,6%) erano casi di botulismo alimentare, 43 (7,5%) si riferivano a casi di botulismo infantile e 5 (0,9%) a casi di botulismo da ferita. Il numero di decessi è stato di 15 e il tasso medio di letalità della malattia pari al 2,6%. Lo scrive l’Istituto superiore di sanità in una lunga nota sul botulinismo alimentare che segue le tragedie che sono costate la vita a 3 persone fra Diamante in Calabria, su cui indaga la Procura di Paola, e in Sardegna. Il tasso di letalità – sottolinea l’Iss – è diminuito passando dal 3,8% del periodo 2001-2011 al 2,6% del 2012-2024. Il sistema di sorveglianza nazionale riceve mediamente 53 segnalazioni per anno e ne conferma in laboratorio mediamente 24, con un trend in leggero aumento negli ultimi anni dovuto principalmente alle migliori capacità diagnostiche.

Intensificati i controlli dei Nas in Italia a food truck e sagre

Dopo i recenti casi di sospette morti per botulino registrati in Calabria e Sardegna, i Carabinieri del Nas hanno intensificato i controlli su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione a food truck, sagre e festival di street food. L’obiettivo è garantire la sicurezza alimentare dei cittadini in un periodo dell’anno in cui le manifestazioni enogastronomiche sono in forte aumento. Secondo un primo bilancio diffuso dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, dal 1° gennaio al 12 agosto 2025 sono stati effettuati 86 controlli, di cui quasi la metà (40) sono risultati non conformi. I controlli hanno riguardato sia singoli food truck che eventi più ampi, come fiere e festival, dove la somministrazione di cibo avviene su larga scala. Complessivamente, sono state ispezionate 76 strutture, 10 delle quali sono state poste sotto sequestro. Sequestrati anche 778 chili di alimenti e 120 litri di liquidi, per un totale di 245 unità di prodotto, con un valore stimato di quasi 20mila euro. Il valore complessivo dei sequestri, inclusi alimenti, attrezzature e strutture, ha raggiunto i 608.170 euro, di cui circa 300mila solo negli ultimi giorni. Le sanzioni amministrative comminate sono state 43, per un ammontare di 36.617 euro. Le violazioni penali accertate sono 6, con 33 persone segnalate all’Autorità amministrativa e 5 all’Autorità giudiziaria.

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