L'assessore regionale alla Sanità: "Funzionerà completamente entro il 2026"
L’assessore alla sanità della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha risposto alle domande dei cronisti sull’adesione dei privati al Centro Unico di Prenotazione, Cup, a margine della presentazione della campagna di screening mammografico a Palazzo Lombardia: “Stiamo lavorando nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Mi pare che la legge 833 del 1978 non sia stata ancora cambiata nei fatti, per cui noi a quella legge ci rifacciamo – afferma -. Chi vuole lavorare con noi segue quelle che sono le indicazioni che la struttura pubblica che ha la responsabilità della guida sanitaria in questa Regione, che è al momento la Regione Lombardia, adotta. Chi non vuole lavorare con noi può benissimo lavorare solo nel privato”. Commentando poi le polemiche sui ritardi del Cup, Bertolaso ha spiegato: “Mi pare di aver sentito i rappresentanti dell’opposizione l’altro ieri in consiglio regionale che erano 10 anni che chiedevano che si facesse questo Cup. È chiaro che non è che ho la bacchetta magica. Se io potessi il Cup lo farei funzionare domani mattina, ma purtroppo da un punto di vista informatico, tecnico, organizzativo, burocratico ci sono i tempi che dobbiamo inevitabilmente seguire. Stare tranquilli che io gli starò addosso, perché se c’è una persona che oggi in Lombardia vuole vedere questo Cup funzionare ieri, quella persona sono io”. Proseguendo sull’argomento Bertolaso ha dato alcune date di riferimento: “Il Cup funzionerà completamente entro il 2026, cioè praticamente fra due anni e mezzo. Per quello che riguarda l’inizio, nel 2024 al gennaio, speriamo che incominci già a funzionare. Poi non mi risulta al mondo nessuna struttura che all’improvviso, dal giorno alla sera stessa, cambia completamente le procedure, è tutto graduale. siamo entrati nell’euro, ci abbiamo messo un anno per passare dalla lira all’euro se non ricordo male quindi ci vuole il tempo per tutti ripeto, per i miracoli ci stiamo organizzando ma ancora non ci siamo riusciti”. Riguardo i presunti rapporti tesi con l’Aria, l’azienda lombarda per le innovazioni e gli acquisti, l’assessore ha risposto: “L’aria, la respiriamo tutti i giorni l’aria, se non avessimo l’aria non potremmo sopravvivere”.
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