L'inquinamento atmosferico come una guerra. L'Organizzazione Mondiale della Sanità già lo scorso ottobre aveva lanciato un allarme di vaste proporzioni. È considerato come 'il nuovo tabacco' e causa la morte di 600mila bambini di età inferiore ai 15 anni ogni anno a causa di infezioni respiratorie acute.
Secondo l'Organizzazione, circa il 91% degli abitanti del mondo respira aria inquinata: questo porta a 7 milioni di morti ogni anno. Nel 2016 lo smog ha provocato la morte di 543.000 bambini sotto i 5 e di 52.000 bambini tra i 5 e i 15 anni. Il rapporto spiega anche che le donne incinte esposte all'aria inquinata hanno maggiori probabilità di partorire prematuramente e di avere bambini con basso peso alla nascita. L'inquinamento atmosferico colpisce anche lo sviluppo neurologico e le capacità cognitive dei piccoli. Inoltre, i bimbi che sono stati esposti a livelli elevati di inquinamento atmosferico possono essere a più alto rischio di sviluppare malattie croniche come le malattie cardiovascolari più avanti nella vita.
Uno dei motivi per cui i più piccini sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell'inquinamento atmosferico è che respirano più velocemente degli adulti e quindi assorbono più inquinanti, afferma l'Oms. Inoltre, i bambini vivono più vicino al suolo, dove alcuni inquinanti raggiungono i livelli massimi, in un momento in cui il loro cervello e il loro corpo sono ancora in via di sviluppo. I neonati e i bambini piccoli sono anche più vulnerabili all'inquinamento atmosferico nelle famiglie che utilizzano regolarmente tecnologie e combustibili inquinanti per cucinare, riscaldare e illuminare.

