"Le percentuali di guarigione sono molto alte, superiori al 90%"

In Italia oggi vivono più di 160mila persone dopo la diagnosi di tumore della tiroide e in un quinquennio, dal 2010 al 2015, il numero cittadini che si trovano in questa condizione è aumentato del 5% ogni 12 mesi. Lo riferisce una nota in cui si annuncia la presentazione di venerdì 21 ottobre alle 12.30 a Milano delle nuove opportunità di cura contro questa neoplasia. Questa forma di tumore "è scoperta spesso per caso a seguito di un'ecografia o radiografia del collo eseguita per altri motivi", si legge nella nota. "Le percentuali di guarigione – si spiega – sono molto alte, superiori al 90%, ma per una forma particolare e pericolosa, il carcinoma tiroideo differenziato e refrattario allo iodio radioattivo, finora non erano disponibili armi efficaci. Oggi non è più così".

All'incontro stampa di venerdì nell'ambito del convegno nazionale dal titolo 'The First Thoughts in Thyroid Cancer', parteciperanno il prof. Andrea Lenzi, presidente SIE (Società Italiana di Endocrinologia), il prof. Carmine Pinto, presidente Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Rossella Elisei, Professore associato di Endocrinologia dell'Università di Pisa, Sebastiano Filetti, membro Commissione Tecnico Scientifica Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e Preside Facoltà Medicina all'Università La Sapienza di Roma, e Anna Maria Biancifiori, vice presidente C.a.p.e. (Comitato Associazioni Pazienti Endocrini).
 

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