La terapia prolunga la sopravvivenza con malattia in stadio avanzato

Oggi anche i pazienti italiani hanno a disposizione una nuova arma contro il cancro: nivolumab, il primo farmaco anti-PD-1 approvato in Italia. Dopo la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e le terapie target, la nuova frontiera nella battaglia contro il cancro si chiama immuno-oncologia, un approccio innovativo alla malattia neoplastica, che si avvale di terapie attive sul sistema immunitario. Già nel 2013 Bristol-Myers Squibb ha reso disponibile per i pazienti ipilimumab, primo farmaco immuno-oncologico attivo nel melanoma avanzato. Oggi la storia continua con un'evoluzione importante, nivolumab, primo farmaco anti-PD-1 per il quale l'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, stabilisce la rimborsabilità nel trattamento del melanoma avanzato e del tumore del polmone non a piccole cellule squamoso avanzato in pazienti pretrattati. Questi pazienti possono oggi contare su una nuova terapia che prolunga significativamente la sopravvivenza a lungo termine con malattia in stadio avanzato.

L'immuno-oncologia aumenta la sopravvivenza e migliora la qualità di vita. Gli studi alla base dell'approvazione di nivolumab – avvenuta nel luglio 2015 a livello europeo – hanno evidenziato nei casi di melanoma avanzato un tasso di sopravvivenza a un anno superiore al 70%, con una riduzione del rischio di morte del 58% e, nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule squamoso avanzato pretrattati, un tasso di sopravvivenza a un anno del 42% e una riduzione del rischio di morte del 41% rispetto alla terapia standard. Nello stesso tempo, agendo direttamente sul sistema immunitario, nivolumab ha dimostrato un profilo di sicurezza vantaggioso rispetto alla chemioterapia standard, garantendo una qualità di vita nettamente migliore.

"Con nivolumab Bristol-Myers Squibb è orgogliosa di mettere a disposizione dei pazienti una nuova straordinaria opzione terapeutica", afferma Roberto Tascione, presidente e amministratore delegato Bristol-Myers Squibb Italia, "quello di oggi è un importante traguardo; da questo momento i pazienti oncologici italiani avranno accesso allo straordinario approccio rappresentato dall'immuno-oncologia, in tempi brevissimi dopo l'approvazione europea".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata