Polemica sui farmacisti per l'accesso alla pillola del giorno dopo
"Non ci risultano difficoltà nell'accesso da parte delle donne alla cosiddetta pillola del giorno dopo". Lo dichiara Annarosa Racca, presidente di Federfarma, il sindacato dei farmacisti, commentando i risultati del sondaggio di Swg dal quale risulterebbe che il 46% dei farmacisti intervistati (un campione limitato a 100 professionisti) non sarebbe d'accordo con la decisione dell'Agenzia del Farmaco che ha eliminato l'obbligo di ricetta per le donne maggiorenni che possono quindi acquistare liberamente il medicinale.
Secondo Federfarma che non ci siano problemi è confermato anche dai dati diffusi dall'azienda produttrice secondo cui sono state vendute 100mila confezioni dopo l'abolizione dell'obbligo di ricetta nel maggio 2015 (16mila nel 2014), pur in assenza di un aumento del ricorso alla contraccezione di emergenza, considerando tutti i farmaci disponibili. "Al di là dei propri legittimi convincimenti, dettati da motivi farmacologici o etico-religiosi, i farmacisti italiani – conclude Annarosa Racca – sono tenuti a dispensare la pillola del giorno dopo, rispettando la legge dello Stato".
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