Il presidente della fondazione Lombardia-Russia è accusato di corruzione internazionale. Il premier invita il ministro dell'interno a riferire in Parlamento

Gianluca Savoini, presidente della fondazione Lombardia-Russia, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta, che lo hanno interrogato lunedì pomeriggio, non in Procura ma in un luogo segreto. Savoini è accusato di corruzione internazionale nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sui presunti fondi russi alla Lega.

Intanto imperversa la polemica all'interno dell'esecutivo. Dopo le frecciatine di Luigi Di Maio, il premier Giuseppe Conte invita Matteo Salvini a riferire in Parlamento sul caso, sottolineando che l'esecutivo deve "trasparenza ai cittadini", e quindi vanno sfruttate "tutte le occasioni giuste per onorare questa linea guida

Salvini replica senza mezzi termini: "Non mi turba l'atteggiamento di Conte, se uno ha la coscienza pulita…", anche perché il caso Russia "è una vicenda così surreale che non sto neanche spendendo energie per cercare di capire cosa dire: non c'è niente da dire".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata