Dal 6 al 14 dicembre torna Atreju, che sceglie i Giardini di Castel Sant’Angelo per nove giorni di dibattiti e un’edizione “più lunga di sempre”, dice il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli. Oltre 400 ospiti e 81 dibattiti, con politica e tanto altro, dalle personalità internazionali, come il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, al cardinal Matteo Maria Zuppi, al mondo di tv e spettacolo, con Mara Venier e Raoul Bova, e dello sport, come Gianluigi Buffon e i ct delle nazionali di pallavolo campioni del mondo, Fefè De Giorgi e Julio Velasco, che riceveranno entrambi il ‘premio Atreju’.
Atreju 2025: ‘Sei diventata forte – L’Italia a testa alta’
‘Sei diventata forte – L’Italia a testa alta’ il titolo dell’iniziativa che vede la partecipazione di tutti i ministri, “quest’anno ci siamo riusciti”, esulta Donzelli che annuncia anche la presenza di “tutti i leader di opposizione, tranne Elly Schlein“. Saltato il confronto con Giorgia Meloni lanciato dalla segretaria Pd – che ha poi rifiutato un confronto allargato anche al leader M5S Giuseppe Conte, proposto dalla premier – tra le due potrebbe tenersi una sfida a distanza: il 14 dicembre, infatti, quando Meloni chiuderà la kermesse del suo partito, potrebbe riunirsi anche l’assemblea nazionale del Pd, anche se la data non è ancora ufficiale.
Tornando ad Atreju, ci sarà spazio anche per lo svago con la pista di pattinaggio su ghiaccio e il villaggio di Natale per i più piccoli.
Tra gli ospiti internazionali, oltre ad Abu Mazen il 12 dicembre, sono in programma esponenti del Likud all’assemblea dell’Ecr e l’ex ostaggio di Hamas Rom Braslavcki (7 dicembre). La festa, a ingresso gratuito, si chiuderà il 14 dicembre con il consueto intervento finale di Giorgia Meloni, preceduto dagli altri leader di maggioranza, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi.
Il 13 dicembre gli esponenti dell’opposizione
Gli esponenti di opposizione sono tutti in programma il 13 dicembre: Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Carlo Calenda e Matteo Renzi che commenta: “Se mi invitano io vado sempre ovunque, ma il confronto con me la Meloni non vuole farlo, peccato”. Presenti anche molti amministratori locali: i presidenti di regione Roberto Fico e Marco Marsilio (11 dicembre), Francesco Acquaroli, Roberto Occhiuto, Antonio Decaro, Roberto Fedriga, Francesco Rocca (13 dicembre). E, tra i sindaci, quelli di Roma Roberto Gualtieri (11 dicembre) e di Napoli Gaetano Manfredi (10 dicembre).
Tra i temi al centro del dibattito quello della riforma per la separazione delle carriere con il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il presidente dell’Anm Cesare Parodi, ospiti della manifestazione ma in due diversi panel sul tema, il primo l’11 e il secondo il 12 dicembre. Al dibattito con il Guardasigilli è annunciata anche la partecipazione della presidente di Magistratura democratica Silvia Albano e di Antonio Di Pietro. Atreju 2025 vedrà il ritorno di Gianfranco Fini, che 32 anni dopo la sfida per il Campidoglio sarà protagonista di un faccia a faccia con l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli (l’8 dicembre).
Tutte le cariche istituzionali e di governo
La manifestazione ospita anche quest’anno le più importanti cariche istituzionali e di governo, dai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana (12 dicembre) e Ignazio La Russa (13 dicembre), al vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto (11 dicembre). Ampio spazio ai temi di governo: il 9 dicembre la cultura con Giuli e Roccella (in un dibattito su Pasolini e Mishima). L’11 dicembre l’università con Bernini, la coesione con Foti, la lotta alle droghe con Mantovano e il sostegno alle imprese con Calderone e i sindacati, ma non la Cgil, non invitata perché, spiega Donzelli, “in passato l’invito non è stato gradito e quest’anno non abbiamo voluto insistere per non metterli in difficoltà”.
Il 12 dicembre un’intervista a Crosetto, il cambiamento climatico con Musumeci e il valore della stabilità con Giorgetti e Fazzolari. Il 13 dicembre il welfare con Locatelli (e il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi), la scuola del merito con Valditara, la sanità con Schillaci, l’energia con Pichetto Fratin, lo sport con Abodi (e Gianluigi Buffon e la nuotatrice Carlotta Gilli), le riforme con Casellati, Calderoli e Zangrillo, i borghi italiani con Santanchè, i conflitti internazionali con Ciriani, la cucina italiana con Lollobrigida e il green deal con Urso.
La responsabile della segreteria politica e adesioni Arianna Meloni sarà protagonista del panel sull’odio social e la manifestazione dedicherà spazio anche al mondo dello spettacolo, con tanto di dibattito sulla cultura nazionalpopolare (10 dicembre) che vedrà sul palco Carlo Conti, Mara Venier e Ezio Greggio. Tra i partecipanti alla kermesse anche gli attori Raoul Bova, Nicoletta Romanoff e Chiara Francini.

