(LaPresse) – Fiom, Fim e Uilm scendono in piazza con gli operai dello stabilimento ex Ilva di Taranto davanti a Palazzo Chigi. Le tre sigle sindacali metalmeccaniche hanno scelto di “autoconvocarsi” davanti alla sede del governo con una trentina di lavoratori dopo il rinvio dell’incontro da parte dell’esecutivo di Giorgia Meloni. I sindacati saranno ricevuti nelle prossime ore da Stefano Caldoro, Consigliere della Presidenza del Consiglio per i rapporti con le parti sociali. “Abbiamo scelto di autoconvocarci oggi perché non possiamo stare ai tempi del governo e della politica” dichiara il coordinatore nazionale siderurgia di Fiom-Cgil Loris Scarpa. “La condizione sociale e degli stabilimenti è di una gravità assoluta in tutto il gruppo. Abbiamo in questo momento il rischio di fermata degli impianti per carenza di risorse e manutenzione. I lavoratori non si possono mettere in cassa integrazione a tempo indeterminato. E questa fantomatica decarbonizzazione così rischia di saltare”. “Pensano che i lavoratori si stancheranno ma noi porteremo avanti le nostre ragioni che sono quelle del lavoro e della salute” dice il segretario generale Uilm Rocco Palombella. “Purtroppo in questi mesi è successo di tutto. Dal primo di agosto non riuscivamo ad avere un incontro. Ci hanno convocato per mettere in discussione la grande manifestazione. Due giorni fa invece la disdetta. Una disdetta che abbiamo capito perfettamente: non sono in grado di poterci raccontare cosa sono in grado di fare”. Un appello affinché il governo dia chiarezza sul destino degli oltre 4mila operai in cassa integrazione ma anche che si prenda carico dell’impresa: “Siamo qui per impedire un delitto industriale che sta per compiersi” dichiara il segretario generale della Fim Ferdinando Uliano. “Il governo brancola nel buio e non ha idee né proposte chiare. Sono stati messi in cassa integrazione 4500 persone senza un piano industriale e questo ci preoccupa. Il governo si faccia carico di un asset strategico. Non può essere strategico solo il militare in Italia”.
