Mattarella: “Difficoltà Servizio sanitario nazionale sono ostacolo al diritto alla salute”

Mattarella: “Difficoltà Servizio sanitario nazionale sono ostacolo al diritto alla salute”

“Alla base – come dovere delle istituzioni e nelle attese degli italiani – si colloca il diritto alla salute, che la Costituzione definisce diritto universale“. Lo ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo intervento al Quirinale alla cerimonia di celebrazione de ‘I Giorni della Ricerca’.

“Le innovazioni che portano giovamento alla vita delle persone – rimarca – devono avere una positiva ricaduta sull’intero sistema del Servizio sanitario nazionale, che si trova alle prese con l’invecchiamento della popolazione, con i prezzi dei farmaci salvavita, con le carenze di personale medico e infermieristico, insomma con le difficoltà che rappresentano ostacoli al pieno raggiungimento di uno dei traguardi più importanti della vita della Repubblica”.

Ricerca, Mattarella: “Teorie anti-scientifiche autolesionistiche”

“E’ un paradosso che, in presenza di così tante evidenze, e nel pieno di una sfida che coinvolge intelligenze tra le migliori di ogni Continente, si propaghino – in parallelo a grandiosi progressi – anche sconclusionate teorie anti-scientifiche. E che facciano presa su parti – per quanto ridotte – della società. Un fenomeno che non risparmia le società più avanzate, le più beneficate dai progressi della scienza. Chiusure regressive che, avversando la scienza, si traducono in autolesionismo e in sfiducia nella vita e nel futuro.La strada maestra è quella di continuare nella ricerca”, rimarca Mattarella.

Mattarella: “Ricerca è veicolo di pace che non ammette frontiere”

“E’ di grande significato il messaggio che proviene dal mondo della ricerca mentre guerre sanguinose e minacce di sopraffazione incombono sul cambiamento d’epoca. La ricerca è frutto e, insieme, veicolo di collaborazione, di pace, valore universale che non ammette frontiere”, aggiunge il capo dello Stato.

Investire nella ricerca – prosegue – è responsabilità di medio-lungo termine perché la ricerca è un moltiplicatore, sociale ed economico, che agisce su vasta scala. Esemplari i risultati prodotti dal Next Generation Eu che, tradotto nei piani nazionali, ha contribuito, e molto, in questi anni, a far crescere tanti giovani ricercatori che oggi pongono a disposizione un patrimonio di sapere e di esperienze: un patrimonio che non può andare disperso con l’esaurirsi delle fonti straordinarie di sostegno”.

Mattarella: “La storia dell’Airc è vanto per l’Italia”

“L’Airc ha fatto della ricerca il suo campo. Ha raccolto risorse per programmi di enorme valore – grazie alla solidarietà che ha avuto la capacità di suscitare – e continua a farlo: lo abbiamo ascoltato dalle testimonianze di oggi. La sua storia è un vanto per l’Italia”, sottolinea il presidente della Repubblica intervenendo al Quirinale alla cerimonia di celebrazione de ‘I Giorni della Ricerca’.

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