Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto all’Accademia della Pubblica amministrazione del Kazakistan, ha sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale per affrontare le sfide globali. Ha evidenziato che l’Italia e il Kazakistan condividono la responsabilità di promuovere il dialogo, la pace e la stabilità, basandosi sui principi di giustizia, equità e solidarietà. In questo contesto, il Capo dello Stato ha elogiato il Kazakistan per il suo costante riferimento alla centralità della Carta delle Nazioni Unite, definita come una “bussola per affrontare ogni crisi e ogni conflitto da una prospettiva equilibrata e costruttiva”.
Le sfide globali e il fallimento delle soluzioni individuali
Nel suo discorso, Mattarella ha affrontato il tema dei conflitti e delle tensioni che minacciano l’ordine globale, mettendo in discussione principi che si pensava fossero ormai acquisiti. Ha citato fenomeni di vasta portata come il cambiamento climatico, la desertificazione, la transizione energetica e la sicurezza alimentare, sottolineando come questi problemi richiedano un’azione concertata di tutta la comunità internazionale. Il Presidente ha affermato che sarebbe “velleitario” pensare che i singoli Stati possano trovare soluzioni efficaci in modo isolato, al di fuori di una collaborazione con gli altri Paesi. Ha inoltre lodato l’attenzione del Kazakistan per gli sviluppi nel Mar Caspio, citando il Centro di ricerche istituito per monitorare l’area come un’iniziativa di grande importanza.
Il disarmo nucleare come scelta di pace e civiltà
Mattarella ha espresso il suo apprezzamento per il percorso del Kazakistan dall’indipendenza, lodando in particolare la “scelta di pace e di civiltà” del Paese di rinunciare agli ordigni nucleari presenti sul suo territorio. Questa decisione, insieme all’adesione al Trattato di non proliferazione e al bando degli esperimenti nucleari, è stata presentata come un esempio virtuoso. La comune adesione ai valori del multilateralismo e la volontà condivisa di rendere più efficaci le organizzazioni internazionali sono elementi che, secondo il Presidente, consolidano il dialogo tra Roma e Astana.
La diplomazia culturale per prevenire i conflitti
Rispondendo ad alcune domande, il Presidente Mattarella ha sottolineato il ruolo cruciale della diplomazia culturale. Ha definito la dimensione culturale come lo “strumento più efficace e più importante” per promuovere la condivisione di sensibilità e per “rimuovere le contrapposizioni che portano a guerre e tensioni” in tutto il mondo.