Ok del Cdm al decreto flussi, 500mila nuovi arrivi

Ok del Cdm al decreto flussi, 500mila nuovi arrivi
Il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri tenutosi a Palazzo Chigi a Roma, Lunedì 21 Ottobre 2024 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Minister of interior Matteo Piantedosi, Undersecretary Alfredo Mantovano, Minister of Justice Carlo Nordio during the press conference after the Council of Ministers held at Palazzo Chigi in Rome, in Rome, Monday October 21 2024 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse)

Coldiretti: “Passo avanti”

Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo, ha approvato il ‘nuovo decreto flussi’, cioè il Dpcm relativo alla programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia di lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028. Il Dpcm dovrebbe prevedere l’ingresso di circa mezzo milione di lavoratori. 

Coldiretti: “Importate passo avanti”

“Il nuovo decreto flussi varato dal Consiglio dei Ministri rappresenta un importante passo avanti per garantire la disponibilità di lavoratori nei campi e, con essa, la produzione alimentare nel Paese”. È il commento della Coldiretti al varo del provvedimento da parte del CdM, che porta a 47mila la quota complessiva di stagionali agricoli gestite dalle associazioni agricole, con l’obiettivo di semplificare le procedure di assunzione, facendo incontrare realmente domanda ed offerta.

“Uno dei problemi principali del meccanismo del decreto, più volte denunciato da Coldiretti, era legato al fatto che i lavoratori ricevevano spesso il nulla osta quando le attività di raccolta erano terminate. In tale ottica è fondamentale lavorare a una velocizzazione dei processi all’estero, attraverso il diretto coinvolgimento dei consolati. Ma la gestione delle associazioni agricole consente anche di togliere spazio ai fenomeni criminali a partire da quello del caporalato transnazionale, rilevato nell’ultimo Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, elaborato da Coldiretti, Eurispes e Fondazione Osservatorio agromafie. Si tratta di vere e proprie organizzazioni malavitose attive tra Italia e Paesi extra-europei, che agiscono come agenzie informali di intermediazione illecita della manodopera agricola”, prosegue la nota.

“Un cambio di passo importante da parte del Governo – commenta Romano Magrini, responsabile lavoro di Coldiretti – al quale deve ora seguire il definitivo superamento del click day permettendo alle imprese di presentare le richieste durante tutto l’anno, con il supporto delle associazioni agricole e in base alle reali esigenze stagionali. Ci sono peraltro le premesse per poter portare le quote nei prossimi tre anni anche a 50-60mila lavoratori”.

Sono circa un milione i lavoratori impiegati nelle 185000 aziende agricole che assumono manodopera, per un totale di oltre 120 milioni di giornate lavorative l’anno, secondo l’analisi Coldiretti. Oltre un terzo della forza lavoro nei campi proviene da Paesi esteri, con lavoratori rumeni, indiani, marocchini, albanesi e senegalesi tra i più numerosi.

© Riproduzione Riservata