Roma, oggi manifestazioni contro guerre e riarmo: attese 10mila persone

I leader di Pd, M5S e Avs depositano una mozione per chiedere al governo di sospendere la collaborazione militare con Israele

Due manifestazioni nel pomeriggio del 21 giugno a Roma, contro le guerre nel mondo e il piano di riarmo europeo. Attesi 10mila partecipanti in totale. La prima manifestazione, promossa dal coordinamento Disarmiamoli con oltre 400 associazioni aderenti, sfila in corteo da piazza Vittorio Emanuele II fino a via dei Fori Imperiali, dove alla fine si tiene un flashmob: sono circa 5mila i partecipanti previsti, lungo un percorso che tocca via dello Statuto, via Cavour e largo Corrado Ricci. Parallelamente, parte un secondo corteo da piazzale Ostiense con arrivo in via Celio Vibenna, nei pressi del Circo Massimo, attraverso Porta San Paolo, viale Aventino e via di San Gregorio. Anche qui si stimano circa 5mila manifestanti. Imponente il dispositivo per la gestione dell’ordine pubblico messo in campo dalla Prefettura di Roma. Sono previste chiusure temporanee al traffico e deviazioni per numerose linee bus, tra cui 3, 30, 51, 75, 85, 87, 118, 714, C3.

Parolin: “Bene mobilitazione per evitare riarmo”

“È bene che ci sia una mobilitazione in generale per evitare la corsa al riarmo”. Così, come riportato dai media vaticani, il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin parlando a margine di un incontro organizzato in Campidoglio, a Roma, per il Giubileo dei Goevrnanti. Parolin è intervenuto anche sul conflitto tra Ira e Israele dicendo: “Non ci sono novità, sfortunatamente non ci sono novità”.

Partito corteo Roma, presenti circa 5mila persone

È partito da piazzale Ostiense il corteo “No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo“, promosso da diverse sigle pacifiste, associazioni e collettivi. Il percorso, che si snoda fino a via dei Fori Imperiali, porterà i manifestanti a pochi passi dal Colosseo. Al momento, secondo una prima stima sarebbero presenti in piazza circa 5 mila persone. Sullo striscione in testa al corteo campeggia lo slogan: “Fermiamo la guerra, costruiamo la pace”. Presente anche una delegazione di studenti e attivisti per i diritti umani. Massiccio il dispiegamento di forze dell’ordine per la gestione dell’ordine pubblico.

A corteo Roma striscione ‘Fermare Israele’

Un grande striscione dove campeggia la scritta “Fermare Israele, fermare la terza guerra mondiale” apre il corteo della manifestazione “Stop ReArm Europe – No a guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”, partito poco fa da piazzale Ostiense a Roma e diretto al Colosseo. Al microfono, un attivista denuncia: “La priorità è fermare il genocidio a Gaza, la guerra in Ucraina, l’attacco terrorista di Israele all’Iran”. Molti manifestanti portano cartelli contro le politiche militari europee e a sostegno della pace.

Bruciate bandiere Israele a corteo collettivi

Durante una manifestazione – parallela a quella principale organizzata dalle associazioni ‘No-Rearm’ – promossa dai collettivi studenteschi e da Potere al Popolo, svoltasi a Roma con partenza da piazza Vittorio, alcuni manifestanti hanno dato fuoco a bandiere di Israele, della Nato e dell’Unione Europea. “A fuoco i simboli dell’oppressione”, hanno gridato, alzando e sventolando cartelli contro le guerre e in solidarietà con il popolo palestinese. La protesta, che si è svolta in concomitanza con altri eventi pubblici, ha visto la partecipazione di decine di studenti e attivisti. Sul posto è intervenuta la Digos per identificare i responsabili.

Conte: “Riarmo è folle, stragrande maggioranza dice no”

“Questa piazza ha un precedente: il 5 aprile centomila persone che hanno detto no al riarmo e lo riaffermano ancora oggi. C’è un popolo, la stragrande maggioranza, che dice che questa corsa al riarmo è folle, ed è folle contribuire alla escalation militare mentre si tagliano fondi al welfare, al modello sociale europeo che abbiamo costruito faticosamente per tanti anni, alla sanità, all’istruzione, agli asili nido e a quello che serve ai cittadini. La folle corsa al riarmo è solo un’illusoria prospettiva di sicurezza ma genererà sempre maggiore insicurezza”. Così il leader M5S, Giuseppe Conte, a margine del corteo contro il riarmo in corso a Roma.

“Questo è un passaggio per noi importante, una testimonianza ulteriore con tutto il popolo che dice no al riarmo. Ma ci ritroveremo anche in un altro passaggio, il 24 giugno a L’Aia: ho lanciato un appello a tutte le forze politiche europee che condividono questa nostra valutazione di folle corsa al riarmo e all’escalation militare. Creeremo con gli altri leader delle forze europee che condividono questa nostra visione un confronto permanente, una rete per contrastare sul piano politico europeo e internazionale questa corsa al riarmo”, aggiunge Conte, che infine ricorda: “Abbiamo depositato questa mattina con gli altri leader del Pd e di Avs – Schlein, Fratoianni e Bonelli – una mozione unitaria: un altro passaggio in cui diciamo no al genocidio in corso a Gaza e non ci lasciamo distrarre dagli attacchi che il criminale Netanyahu sta conducendo in Iran e a Gaza, dove si continua a morire sotto le bombe e sotto il cecchinaggio dell’esercito israeliano. Non dimentichiamo la popolazione palestinese che è alla fame e non ha scuole, abitazioni, presidi sanitari e continua a morire”.

Mozione leader Pd-M5S-Avs: “Governo revochi collaborazione militare con Israele”

Intanto i leader di Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra hanno depositato una mozione unitaria per chiedere al governo di sospendere qualsiasi collaborazione militare con Israele a causa delle azioni dello Stato ebraico a Gaza. “Non lasceremo che l’Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni e i suoi epigoni. Questa mattina abbiamo depositato una mozione unitaria – con le nostre prime firme – per chiedere la revoca del memorandum d’intesa con il Governo israeliano nel settore militare e della difesa, nonché la sospensione di qualsiasi forma di cooperazione militare con Israele. Noi non ci gireremo dall’altra parte, questo massacro non continuerà in nostro nome”, si legge in una nota congiunta dei leader Angelo Bonelli (Avs), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Avs), Elly Schlein (Pd). “Da una settimana – sottolineano – ormai le ostilità tra Israele e Iran hanno catalizzato la preoccupazione dell’opinione pubblica mondiale, distogliendo l’attenzione sui crimini contro l’umanità in corso a Gaza e sui piani israeliani di annessione coloniale della Cisgiordania. Avs, M5S e Pd hanno più volte sollecitato il Governo Meloni – trincerato dietro silente complicità con le criminali politiche di Netanyahu – a promuovere in sede europea la richiesta di sanzioni contro il Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale. Davanti al massacro di decine di migliaia di civili, però, il Governo Meloni si è limitato a qualche parola di circostanza, evitando qualsiasi azione concreta che potesse puntare il dito contro Netanyahu”.