“Questa piazza ha un precedente: il 5 aprile centomila persone che hanno detto no al riarmo e lo riaffermano ancora oggi. C’è un popolo, la stragrande maggioranza, che dice che questa corsa al riarmo è folle, ed è folle contribuire alla escalation militare mentre invece si tagliano fondi al welfare, al modello sociale europeo che abbiamo costruito faticosamente per tanti anni, alla sanità, all’istruzione, agli asili nido e a quello che serve ai cittadini. La folle corsa al riarmo è solo un’illusoria prospettiva di sicurezza ma genererà sempre maggiore insicurezza”. Così il leader M5S, Giuseppe Conte, a margine del corteo contro il riarmo in corso a Roma.
“Questo è un passaggio per noi importante, una testimonianza ulteriore con tutto il popolo che dice no al riarmo. Ma ci ritroveremo anche in un altro passaggio, il 24 giugno a L’Aia: ho lanciato un appello a tutte le forze politiche europee che condividono questa nostra valutazione di folle corsa al riarmo e all’escalation militare. Creeremo con gli altri leader delle forze europee che condividono questa nostra visione un confronto permanente, una rete per contrastare sul piano politico europeo e internazionale questa corsa al riarmo“, aggiunge Conte, che infine ricorda: “Abbiamo depositato questa mattina con gli altri leader del Pd e di Avs – Schlein, Fratoianni e Bonelli – una mozione unitaria: un altro passaggio in cui diciamo no al genocidio in corso a Gaza e non ci lasciamo distrarre dagli attacchi che il criminale Netanyahu sta conducendo in Iran e a Gaza, dove si continua a morire sotto l’esercito, sotto le bombe e sotto il cecchinaggio dell’esercito israeliano. Non dimentichiamo la popolazione palestinese che è alla fame e non ha scuole, abitazioni, presidi sanitari e continua a morire”.