“Le Marche – ha detto il sottosegretario al Mef, Lucia Albano – rappresentano un modello da seguire per lo sviluppo del cantiere digitale a livello nazionale. È un’esperienza significativa che, come Ministero dell’Economia e delle Finanze, stiamo monitorando con grande attenzione, affinché possa diventare un riferimento per tutto il Paese”. L’accordo siglato due anni fa sancisce una collaborazione reciproca volta a rendere più efficace ed efficiente il mercato pubblico, prevenendo la corruzione nella Pubblica Amministrazione e sperimentando processi virtuosi in particolare modo del settore della ricostruzione post sisma che conta al momento oltre 9mila cantieri. Fare come le Marche, modello virtuoso per le altre amministrazioni contro la corruzione. E’ questa l’esortazione arrivata dal convegno ‘Il cantiere digitale: un cantiere intelligente’ all’Università di Macerata che ha visto la partecipazione dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
Si è trattato della seconda edizione del ‘Cantiere digitale’, un’ occasione per illustrare i risultati e quindi la validità del protocollo d’intesa per la lotta alla corruzione tra il Ministero dell’Interno, Anac e Regione Marche siglato il 6 aprile 2023 presso la sede della Giunta regionale delle Marche. Si tratta del primo protocollo regionale in Italia a qualificare in modo così strutturato l’intesa tra istituzioni centrali e territoriali. Erano presenti, tra gli altri, Francesco Acquaroli presidente della Regione Marche, Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato per l’Interno; Lucia Albano sottosegretario del Mef. Poi Guido Castelli, commissario straordinario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016; Fabrizio Cuneo, comandante interregionale dell’Italia centro settentrionale della Guardia di finanza e la consigliera Anac Consuelo Del Balzo e l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli. In collegamento da remoto il ministro del lavoro Marina Elvira Calderone e il presidente Ana Giuseppe Busia.