L'informativa del ministro degli Esteri: "Espellere i palestinesi dalla Striscia non è un'opzione accettabile"

L’informativa del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla Camera, sul conflitto in Medio Oriente. Il titolare della Farnesina ha respinto le accuse rivolte al governo di ignorare la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e ha affermato che la reazione di Israele dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre sta assumendo “forme inaccettabili“. Ecco le sue parole. 

Tajani: “Reazione Israele sta assumendo forme inaccettabili”

“Quanto avviene a Gaza suscita un dolore immenso. La popolazione della Striscia sta pagando da troppo tempo un prezzo altissimo. Lo stanno pagando in particolare, come ha sottolineato Papa Leone XIV, i bambini, gli anziani, le persone malate. Questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le nostre coscienze. La legittima reazione del Governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico sta purtroppo assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili“, ha detto il ministro degli Esteri. “I bombardamenti devono finire, l’assistenza umanitaria deve riprendere al più presto, il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato”, ha aggiunto.

Tajani: “Chi dice che il governo ignora Gaza offende la verità”

Chi dice che il Governo sta ignorando la crisi di Gaza, offende la verità, ma soprattutto offende i tanti italiani che in un’azione di sistema coordinata dal Governo che non ha eguali tra i nostri Partner, hanno offerto il proprio contributo concreto a favore della popolazione palestinese”, ha proseguito Tajani contro le opposizioni. “Enti Locali, strutture sanitarie, imprese, associazioni di categoria, istituzioni accademiche, terzo settore, mondo dell’associazionismo cattolico: sono tantissimi ad aver dato un contributo fattivo, lontano da facili e sterili strumentalizzazioni”, ha aggiunto.

“Espulsione palestinesi da Gaza non è un’opzione accettabile”

Quanto al futuro della regione, Tajani ha ribadito la posizione del governo in favore della soluzione a due Stati. “Voglio ribadirlo anche oggi in quest’Aula con la massima chiarezza: l’espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un’opzione accettabile. Per questo sosteniamo con convinzione il Piano arabo a guida egiziana per la ripresa e alla ricostruzione della Striscia, che è incompatibile con qualsiasi ipotesi di sfollamento forzato“, ha affermato. “L’ho confermato al Presidente Al Sisi nel corso della mia recente missione in Egitto”, ha aggiunto. “Come ho ribadito più volte insieme al Ministro Crosetto, l’Italia è pronta a contribuire a un’eventuale missione internazionale di mantenimento della pace nella Striscia di Gaza, sotto l’egida delle Nazioni Unite e a guida araba. Siamo convinti che il ruolo dei Paesi arabi moderati sia la chiave di volta per costruire una nuova architettura politica e di sicurezza nella regione”, ha dichiarato ancora Tajani.

“Chi fomenta antisemitismo per interessi di bottega si fermi”

Infine, il ministro ha espresso la propria preoccupazione sull’aumento degli episodi di antisemitismo dall’inizio del conflitto. “Vorrei condividere anche qui in quest’Aula la mia forte preoccupazione per i rigurgiti di antisemitismo a cui assistiamo in questi giorni. Come diciamo a Israele di fermarsi e porre fine agli attacchi nella Striscia di Gaza, allo stesso modo dico anche a chi fomenta l’antisemitismo per piccole, miopi convenienze di bottega: ‘Fermatevi! Fermatevi ora!‘. Il virus dell’antisemitismo non può e non deve avere diritto di cittadinanza nelle nostre società”, ha dichiarato. “Episodi vergognosi come il cartello appeso in un negozio a Milano per scoraggiare l’ingresso degli ebrei non possono essere derubricati a fatto di cronaca”, ha aggiunto. “Perfino la Senatrice Liliana Segre, a cui vanno tutta la mia solidarietà e sostegno, e quelli del Governo, è stata oggetto di incredibili, aberranti insulti antisemiti“, ha concluso Tajani.

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