Il dirigente rimosso dal minorile dell'Emilia-Romagna risulterebbe ancora in carica in Piemonte

Non è ancora del tutto risolta la polemica su Antonio Pappalardo, rimosso dall’incarico di dirigente del centro di giustizia in Emilia-Romagna per le sue esternazioni offensive verso Papa Francesco (e non solo) ma non rimosso invece dal minorile di Torino (con incarico su Piemonte e Valle d’Aosta). Il Senatore Marco Lombardo di Azione ha presentato una interrogazione parlamentare nei giorni scorsi: “a seguito dell’indagine conoscitiva disposta dal capo del Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità del Ministro della Giustizia, il dottor Antonio Pappalardo è stato rimosso dall’incarico di dirigente ‘ad interim’ del Centro per la giustizia minorile dell’Emilia-Romagna – spiega Lombardo nell’interrogazione – la notizia della rimozione del dottor Pappalardo dall’incarico di dirigente ‘ad interim’ del Centro per la Giustizia minorile dell’Emilia-Romagna, diffusa dal Ministero della Giustizia e riportata dagli organi di informazione non è stata accompagnata da quella della sua rimozione (o almeno sospensione) dall’incarico di dirigente del Centro per la giustizia minorile del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, per cui al momento della presentazione di questa interrogazione risulta tuttora in carica”.
Lombardo rileva che “è gravemente imprudente la permanenza di un sospetto xenofobo in un incarico di responsabilità verso minori, molti dei quali stranieri, in attesa che si accertino eventuali illeciti disciplinari a suo carico” e “chiede di sapere quali responsabilità disciplinari siano emerse e siano state contestate a carico del dottor Antonio Pappalardo per i fatti esposti in premessa e perché non sia stato sollevato anche dall’incarico di dirigente del Centro per la giustizia minorile del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta”.

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