Il presidente del Senato: "Può servire a far capire quando sia sbagliatala contrapposizione violenta"
“Quello che per me è importante è che a 50 anni di distanza la memoria di Sergio Ramelli anziché affievolirsi è diventata anno dopo anno un segnale che riguarda sempre più persone e grazie a Dio, non solo persone della destra, ma persone che vedono in Sergio Ramelli una figura che può servire a dire no all’odio di parte, che può servire a far capire quando sia sbagliatala contrapposizione violenta”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine di un appuntamento in Regione Lombardia su Sergio Ramelli. “Io a Sergio Ramelli metto sempre vicino due giovani di sinistra Fausto e Iaio -continua La Russa- che sono tra i pochi per i quali ancora non è stata fatta giustizia, non è stato scoperto chi li ha uccisi, perché credo che questa memoria condivisa di giovani che hanno perso la vita solo perché credevano in delle idee, non importa se di destra o di sinistra, è un insegnamento che credo debba restare forte in questa fase storica in cui vedo riaffacciarsi nei fuocherelli che non mi piacciono”. Il presidente del Senato infine, a chi gli chiedeva cosa rispondesse a chi contesta ancora oggi la memora del 19enne ucciso 50 anni fa, ha risposto: “Contenti loro, contenti tutti”.
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