I comitati promotori dei cinque referendum su lavoro e cittadinanza ammessi dalla Corte Costituzionale hanno tenuto un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: le richieste, portate avanti dal segretario generale Cgil Maurizio Landini e dal segretario di +Europa Riccardo Magi, chiedono la possibilità di voto per i fuorisede, una corretta campagna di informazione sulla consultazione e un election day che accorpi i referendum alle prossime elezioni comunali. “A quanto abbiamo appreso dall’incontro è imminente la decisione del governo sulla individuazione della data per tenere le elezioni amministrative e i referendum quindi c’è la volontà di andare su un’unica data”, ha detto Magi al termine dell’incontro. “Al momento è all’esame del governo l’ipotesi del 25-26 maggio e dell’8-9 giugno. A nostro avviso andare oltre maggio significherebbe andare oltre la chiusura delle scuole e quindi entrare in un periodo di maggiore mobilità delle famiglie. Abbiamo poi affrontato con il governo la questione del voto dei fuorisede e c’è la volontà da parte sua di affrontare il tema come era stato fatto per le europee. Abbiamo affrontato anche il tema dell’informazione e chiediamo che vengano utilizzati tutti i canali previsti dalla legge per portare a conoscenza dei cittadini l’esistenza dei referendum”, ha aggiunto. “La democrazia esiste se i cittadini hanno la possibilità di praticarla e il voto è uno dei massimi strumenti di democrazia”, ha affermato Landini. “Se portiamo a casa il quorum, come penso accadrà, il giorno dopo milioni di persone avranno dei diritti in più che oggi sono loro negati. Abbiamo anche chiesto che venga sbloccato uno stanziamento previsto dalla legge che riguarda radio e televisioni perché è possibile anche che tutti quelli che si rendono disponibili a dare informazioni anche di spot in questa direzione possano avere un contributo”.
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