Forza Italia lavora a una proposta di legge per il ripristino almeno parziale. Il presidente M5S: "Delirio di onnipotenza"
È scontro sull’immunità parlamentare fra il presidente del M5S, Giuseppe Conte, e il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, dopo l’idea lanciata dal partito azzurro che lavora a una proposta di legge per ripristinare, almeno in parte, l’immunità parlamentare cancellata nel 1993.
La proposta di Forza Italia
“C’è da fare una proposta di legge costituzionale. Bisognerà predisporla e vediamo – conferma il portavoce azzurro Raffaele Nevi -. Ci vuole una larga convergenza. Ancora non ne abbiamo parlato con gli alleati, sappiamo che c’è una benevolenza su questo tema e vedremo con loro, anche se ci sarà tempo in questa legislatura. Ci sta lavorando il presidente Calderone, ci dovrà lavorare, ancora è un po’ lontana”.
Conte: “Da Meloni delirio di onnipotenza, subito retromarcia su immunità”
“E dopo il ripristino dei vitalizi al Senato, l’abolizione del reato per i politici che abusano del loro potere, l’aumento degli stipendi dei Ministri e la imbarazzante difesa della ministra Santanchè tenuta incollata alla poltrona, ecco che ci provano con l’immunità e il ritorno di uno scudo che renda intoccabili esponenti del Governo ed eletti!”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte, sui social.
“Capite a cosa servono i piagnistei di Meloni e soci contro i giudici – aggiunge -: a creare il clima adatto ad aumentare privilegi, soldi e spazi di impunità per i politici, mentre si colpiscono i cittadini comuni con nuovi reati e tagli anche sulle buste paga. Siamo governati dalla Marchesa del Grillo? Questi qui sono in pieno delirio di onnipotenza. Facciano subito retromarcia su questa proposta e su queste intenzioni: alziamo il livello di guardia prima che sia troppo tardi, dobbiamo opporci tutti insieme. Altro che Meloni ‘una del popolo’, hanno gettato la maschera: arroganza, immunità e privilegi”.
Tajani: “Non sono contrario all’immunità ma è da discutere”
L’ipotesi di un ritorno dell’immunità parlamentare cancellata nel 1993? “Non ne abbiamo parlato neanche noi” di Forza Italia. “Io personalmente non sono contrario, però per me è da discutere, vedere in che termini, per quali reati”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a margine di un evento a Roma.
Balboni (FdI): “Nessun motivo per rivedere immunità parlamentare”
Anche in Fratelli d’Italia, però, ci sarebbero voci contrarie alla reintroduzione dell’immunità parlamentare. “Non vedo alcun motivo che possa giustificare una modifica dell’attuale disciplina dell’articolo 68. A mio giudizio va bene esattamente com’è”, ha detto a LaPresse Alberto Balboni (FdI), presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato. L’attuale normativa, ha spiegato, “garantisce ai parlamentari di non essere perseguiti per le opinioni espresse nell’esercizio del loro mandato, e dall’altro lato non vedo perché se un parlamentare commette un reato comune non debba risponderne come tutti gli altri cittadini. Io sarei anzi, in quel caso, per dargli il doppio della pena, non l’immunità“.
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