Ddl nomi femminili, Lega annuncia il ritiro: “Non rispetta la linea del partito”

Ddl nomi femminili, Lega annuncia il ritiro: “Non rispetta la linea del partito”
Milano – Chiusura della campagna elettorale della Lega per le Elezioni Europee

M5S: “Proposta di legge scandalosa”. Pd: “Questa destra crede in un modello patriarcale”

“La proposta di legge del senatore Manfredi Potenti è un’iniziativa del tutto personale“. Il ddl per dire basta all’uso del femminile per cariche istituzionali o professionali utilizzando “neologismi” come ‘sindaca’ o ‘avvocata’ è archiviato. Erano previste sanzioni da mille a 5mila euro per chi avrebbe violato il divieto. Fonti della Lega precisano, infatti, che “i vertici del partito, a partire dal capogruppo al senato Massimiliano Romeo, non condividono quanto riportato nel ddl Potenti il cui testo non rispecchia in alcun modo la linea del Carroccio che ne ha già chiesto il ritiro immediato”.

Tuonano le opposizioni 

La polemica, comunque, non si placa. È un coro di ‘no’ dalle opposizioni, che si scagliano contro la bozza di ddl che ha sollevato un polverone. Il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, esponente del M5S, parla di “boutade estiva per ottenere un po’ di spazio sui giornali” e di “proposta di legge scandalosa”. “Che visione hanno – sbotta – delle donne? Mi aspetto che tra poco toglieranno il suffragio universale e imporranno per legge alle donne di essere buone massaie e aspettare l’operoso maschio a casa cucinando e rassettando”. Per il Pd la vicepresidente Chiara Gribaudo non le manda a dire: “Siamo contenti che la proposta sia stata ritirata, ma non abbassiamo la guardia di fronte ad un governo guidato da una premier donna che si fa chiamare ‘signor presidente del Consiglio’: questa destra crede in un modello patriarcale e lo dimostra quotidianamente, sull’aborto, l’occupazione femminile, la famiglia”.

Critica anche la vicepresidente e deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino: “Un’idea talmente aberrante che dopo mezza giornata è costretta a ritirarla. Quando smetteranno di inventarsi queste baggianate per tirare fumo negli occhi degli italiani, forse, troveranno il tempo di dare le risposte ai veri problemi che soprattutto le donne aspettano da loro”. Per la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella, si tratta di una “proposta spazzatura, misogina e ridicola che svela la povertà di pensiero di un partito allo sbando”. Prima del ‘niet’ di via Bellerio per annunciare il ritiro del ddl della discordia. 

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