La senatrice a vita: "Scoramento profondo davanti a società ignorante"

“Vengo accusata di vittimismo, sono una delle pochissime testimoni ancora in vita, ho quasi 94 anni e sentendo una descrizione così profonda di tutti gli enti che si occupano di antisemitismo, le ricerche a livello internazionale, come fa una persona della mia età che è una testimone diretta che ha visto sterminare migliaia persone tra cui suo padre, i suoi nonni, i cugini, per la colpa di essere nati, dopo tanti anni da quei fatti a sentire parlare di antisemitismo, di chi è più antisemita, di chi è antisionista? Pur avendo dentro di me la forza di dire sempre ‘una gamba davanti all’altra’, arrivata a questo punto a sentire questi discorsi, quello che mi resta nel profondo di me stessa è una angoscia che non si ferma mai“. Così la senatrice a vita Liliana Segre, al termine della audizione del generale Pasquale Angelosanto, coordinatore per la lotta contro l’antisemitismo

Segre: “Scoramento profondo davanti a società ignorante”

“Sono onorata di essere presidente di questa commissione, che ho desiderata e ho voluto, però che cosa resta dopo una esposizione così perfetta dal punto di vista politico, etico, democratico di una mattina come questa? Resta uno scoramento profondo, che non riguarda solo me, ma la mia visione della società, della società in cui vivo da quasi un secolo, e che è andato dopo gli apici nel ‘900 in questo 2000, così interessante dal punto di vista delle scoperte, ma anche profondamente ignorante. Una società schiva della storia, preoccupata solo del presente, di oggi, di quello che c’è in questo momento”, ha aggiunto la senatrice a vita. “Sono considerazione pesanti, che se mi fermo da quel mio impeto ‘una gamba davanti all’altra’ finché vivo, non mi fanno dormire. Non voglio concludere con queste parole cosi pessimistiche, speriamo che gli studi così interessanti, che le premesse e le promesse, ideali, morali, e anche politiche della nostra Italia e della nostra Europa abbiano un senso”, ha concluso. 

Gen.Angelosanto: “Antisemitismo minaccia a sicurezza nazionale”

“L’antisemitismo va inquadrato come una minaccia alla sicurezza nazionale: questa non più solo intesa come protezione dell’integrità territoriale e dell’indipendenza politica, ma anche come difesa da attori interni. Infatti, il perimetro della sicurezza comprende la questione interna: la minaccia antisemita mira a colpire una parte della popolazione, le minoranze, incidendo proprio sulla coesione politico sociale e quindi attenta ai principi posti a fondamento della Repubblica e della Carta Costituzionale”, ha affermato invece il generale Pasquale Angelosanto, coordinatore per la lotta contro l’antisemitismo, illustrando il suo programma di iniziative in una audizione alla commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Iniziative che vanno in diverse direzioni: ricerca e raccolta dati, formazione nelle scuole e nel mondo del lavoro, valorizzazione della cultura della memoria, garanzia della sicurezza della comunità ebraica e attenzione alla dimensione digitale. 

Gen. Angelosanto: “Da 7 ottobre casi antisemitismo aumentati del 400%”

“Il monitoraggio del fenomeno dell’antisemitismo è adoperato sotto diverse prospettive, quello di polizia, sociale, cultuale, dall’Oscad, l’Unar, dal sisteme di indagine interforze, dell’Unione delle comunità ebraiche: tutti questi enti provvedono a fare raccolta di dati. Secondo l’Oscad, nel 2023 sono stati registrati 235 episodi di antisemistismo, con 52 persone denunciate e 2 arrestate. Dal 7 ottobre ad oggi, abbiamo avuto 406 casi di segnalazioni di antisemitismo, di cui 57 per crimini d’odio, 200 a discorsi d’odio, 128 gli hate speech online. Erano stati 98 nel periodo precedente, sono quindi aumentati del 400%”. I dati aggiornati sono stati elencati dal generale Pasquale Angelosanto, coordinatore per la lotta contro l’antisemitismo, illustrando il suo programma di iniziative in una audizione alla commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre.

 

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