Non ampliare lo spettro della punibilità dell’articolo 580 del codice penale sull’istigazione al suicidio ma potenziare e mantenere le cure palliative e la terapia del dolore. È quanto emerso dall’intervento dei due avvocati dello Stato, che hanno rappresentato il Governo che si è costituito nella seduta pubblica della Corte Costituzionale, dove si sta discutendo sul suicidio assistito.
Il caso è quello di Massimiliano, un uomo di 44 anni affetto da una grave forma di sclerosi multipla, che venne accompagnato, a dicembre del 2022, in una clinica in Svizzera, da Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese. I tre, proprio per una ‘interpretazione ampliativa’ della legge sull’istigazione al suicidio, se la Consulta dovesse confermare la questione interpretativa, rischierebbero una condanna che prevede nel massimo fino a 12 anni di carcere.