“I valori in positivo della Resistenza e dell’antifascismo sono nella prima parte della Costituzione. Anche se la parola antifascista non c’è. Se si intende un no deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista. Poi c’è l’antifascismo militante degli anni ’70 che è un’altra cosa”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.
“Io personalmente” il monologo di Antonio Scurati “lo avrei mandato in onda” sulla Rai “ma non gli avrei dato neanche una lira. Poi avrei detto, magari con un sottotitolo, ‘questo signore va in onda, sappiate però che per questo minuto e mezzo prende 1800 euro, sta parlando a fattura’”. Antonio Scurati “già fa un sacco di soldi parlando di Mussolini, non c’è bisogno che lo aiutiamo anche noi… Mi aspetto La sua trilogia su Stalin, sono curioso, un uomo illuminato come Scurati”.
“Le parole del generale Vannacci sulle classi per disabili? Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap” le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Ho già detto che non condivido le sue dichiarazioni, ma tra questo e criminalizzarlo c’è una differenza. Nè osannarlo nè demonizzarlo. Uno deve dire: ‘caro Vannacci, alcune cose che dici non mi piacciono’. E una che proprio non mi piace è questa: come fa un militare a contestare il proprio ministro della Difesa? Non appartiene alla logica dei militari. Per me questo è più grave di tutto il resto”. La sua candidatura? “Io non mi permetto di esprimere opinioni, ha diritto di candidarsi. Se lo si riconosce a Ilaria Salis, lo si riconosce anche a Vannacci”. “Il suo libro non l’ho letto tutto – conclude La Russa -. Ho letto solo Scurati, il primo libro, gli altri due li ho cestinati”.