25 aprile, Tajani: “Festa di tutti. Mi auguro bandiere palestinesi e israeliane insieme”

Il ministro degli Esteri: "Nessuno può darmi lezioni di antifascismo"

Per le accuse sull’antifascismo non credo che nessuno possa darci lezioni, almeno per quanto mi riguarda”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei cronisti sulle accuse di continuità con il fascismo da parte del governo a margine della conferenza stampa con cui Forza Italia ha annunciato l’alleanza con i riformisti sardi per le prossime elezioni europee.“Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani, non è la festa di un partito”, ha spiegato il ministro degli Esteri. “La festa della liberazione è la festa della libertà. Io mi auguro che tutti quanti insieme possiamo festeggiare un momento di unità nazionale e di democrazia – è il ragionamento di Tajani -. Noi ministri abbiamo giurato sulla costituzione e la costituzione della nostra repubblica che in se stessa cancella e condanna il fascismo. Credo sia profondamente ingiusto non voler la brigata ebraica”, continua il ministro degli esteri, secondo cui “non si può confondere il cittadino ebreo con un governo che si può pure condannare”. “Mi piacerebbe vedere, domani alle tante celebrazioni, insieme bandiere palestinesi e bandiere dello stato di Israele, perché l’obiettivo della festa della libertà deve essere la festa anche della pace”, conclude quindi il segretario di FI.