Tajani: "Non capisco il perché di tanta agitazione". M5S duro: "Governo vuole delegittimare la magistratura"

Non si placa la polemica sui Test psicoattitudinali per i magistrati previsti a partire dal 2026. Mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio rilancia sulla separazione delle carriere: “Con ragionevole probabilità e quasi certezza” il testo “sarà presentato entro il mese di aprile o al massimo di maggio”. È nel programma di governo – ribadisce – così come la riforma del Csm. Intanto l’Anm valuterà ipotesi di mobilitazione sui test nel suo prossimo Comitato direttivo centrale, in programma il 6 e 7 aprile.

Gratteri: “Facciamoli anche ai politici”

Ma è la misura varata nel Consiglio dei ministri di ieri a scatenare il dibattito. “Se la politica ritiene che siano indispensabili e utili i Test per i magistrati – sottolinea Nicola Gratterifacciamoli anche nei confronti dei politici, soprattutto quelli che hanno incarichi di responsabilità e di governo”. Ma, aggiunge il procuratore capo di Napoli, “oltre ai Test attitudinali, facciamo anche il narco Test perché chi è sotto l’effetto di cocaina può fare ragionamenti alterati o prendere decisioni frutto di ricatti. Dato che ci troviamo, facciamo anche l’alcol Test perché chi magari quel giorno è ubriaco può dire delle cose che possono condizionare l’opinione pubblica in modo negativo”.

Gratteri: “Problemi giustizia addebitati a giudici”

Gratteri, in un’intervista a La Stampa, si dice “sorpreso. Sia per il merito del provvedimento, di cui non riesco a cogliere il senso, che per le modalità, essendo inserito nell’articolato attuativo della riforma Cartabia che non lo prevedeva affatto. Quindi doppiamente incostituzionale“. Per il procuratore “si va a innestare nel quadro complessivo di riforme che a partire dalla legge Cartabia tendono a vedere con sfiducia l’operato dei magistrati: dalla riduzione significativa dei rapporti con gli organi di stampa, alla riforma delle intercettazioni, passando per la separazione delle carriere. La sensazione è che i problemi della giustizia, di cui non nego l’esistenza, vengano addebitati ai magistrati come se non esistesse la carenza di uomini e messi, e una legislazione inadeguata e inutilmente macchinosa”, aggiunge. 

Tajani: “Non capisco il perché di tanta agitazione”

Pronta la replica del Guardasigilli: “Il Test psicoattitudinale l’ho già fatto a suo tempo, per quanto riguarda gli altri, sono perfettamente disponibile”. E il vicepremier azzurro e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, gli tende la mano, segnalando che i Test “li fanno tutti, non vedo perché non lo possa fare anche il magistrato. Se vogliono farli anche ai politici per me non c’è problema, ne ho fatti tanti di Test – ho fatto l’ufficiale dell’Aeronautica – non mi sono mai sentito leso nella mia dignità”. Entrando nel merito della vicenda, il titolare della Farnesina poi aggiunge: “Non capisco il perché di tanta agitazione per i Test psicoattitudinali, non lo trovo affatto offensivo né un’interferenza. E sono convinto che la stragrande maggioranza dei magistrati sia contenta”. E il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, assicura: “Certamente Berlusconi auspicava una magistratura di persone che esercitassero con cognizione il loro mestiere, quindi sarebbe contento per questo provvedimento”. Anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, difende il provvedimento promosso da Nordio: “Mi dispiace che l’Anm giudichi tutto in maniera preventiva e sia contraria pregiudizialmente a un’iniziativa del governo. Lo ritengo un atto di trasparenza, non è nulla di invasivo, nulla di offensivo”.

Anm: “E’ un Test di personalità o uno screening psichiatrico?”

Levata di scudi da parte dell’Associazione nazionale magistrati. Il presidente, Giuseppe Santalucia, sbotta: “Se abbiamo di fronte un candidato che ha superato tre prove di diritto particolarmente complesse, a che cosa serve il Test psicoattitudinale? Allora, è un Test di personalità o è uno screening psichiatrico? La sensazione è che al governo in questo momento interessa mandare un messaggio: ‘I magistrati non sono del tutto equilibrati'”. E Nordio si difende: Propaganda? No, tutto l’iter della selezione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio superiore della magistratura. Quindi, non ci sarà nessuna interferenza governativa”. Intanto, le valutazioni su una eventuale mobilitazione sui test psico attitudinali per i magistrati saranno al centro del prossimo Comitato direttivo centrale dell’Anm, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile. L’argomento è stato fissato all’ordine del giorno, dove si legge “introduzione dei test psico attitudinali per l’accesso in magistratura. Valutazioni”.

M5S: “Governo vuole delegittimare la magistratura”

Se il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, promuove l’idea (“Non è lesa maestà. Più che fare battaglie corporative, si lavori per evitare gli ancora troppi casi di malagiustizia”), i rappresentanti M5S nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato non ci stanno: “I Test psicoattitudinali per gli aspiranti magistrati sono la prova lampante che questo governo vuole delegittimare la magistratura all’interno del più ampio disegno di demolizione della sua autonomia e indipendenza”. E il capogruppo dem in commissione Giustizia di Montecitorio, Federico Gianassi, attacca: “Csm, organo costituzionale, scavalcato e tanti dubbi su procedure, tipologie di domande, obiettivi perseguiti. In materia di giustizia servono investimenti e assunzioni, non continue prove di forza dettate da settarismo ideologico che alimentano scontri”. 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata