Matteo Salvini, “per me, era a fine corsa già da un pò di tempo. Da quando un federalista diventa ‘fascista‘? Si vede che ha le idee confuse e poi le idee confuse ti portano a questi disastri della politica. Questa è la realtà. Lo vedo sempre più spesso con una maglia nera. Vediamo anche il suo pensiero: non ha preso posizione sui manganelli di Pisa, dice che la gente incatenata nelle prigioni va bene. Mi sembra un pensiero diverso dal federalismo quello di gente che vuole lo Stato forte”. Così a LaPresse Giuseppe Leoni, tra i fondatori del Carroccio con Umberto Bossi.
Rispondendo poi a una domanda sull’umore dei militanti leghisti aggiunge: “Stamattina avrò ricevuto un’ottantina di messaggi dei militanti che insultano Salvini. Dunque, l’onda sarà lunga. Io penso che al prossimo giro in Abruzzo, se l’onda è lunga, diventa” un risultato da “prefisso telefonico”. “Se ho sentito Bossi? No, andrò a trovare Umberto” nei prossimi giorni, “ma sarà subissato da tutti gli amici”, sottolinea.
Lega, Leoni: “Zaia o Fedriga? Nessuno dei due, tradito pensiero iniziale”
“Nessuno di quelli che non hanno alzato la testa nei confronti di Salvini. Dunque, la scelta va fatta tra ‘partigiani’, tra gente che ha lottato per poter cambiare le cose. Quelli che sono stati con lui, per me, non sono credibili. Io sono socio fondatore della Lega Nord e non voglio più delegare nessuno, perché quelli che hanno governato ultimamente hanno tradito il pensiero iniziale della Lega. Purtroppo, bene o male le cose sono andate così”, aggiunge Leoni, interpellato su una preferenza tra Luca Zaia o Massimiliano Fedriga in caso di cambio di leadership nella Lega.