Via libera della Commissione Bilancio della  Camera alla manovra

 Via libera della Commissione Bilancio della  Camera alla manovra. Votato il mandato ai relatori, Carmen Letizia Giorgianni di Fratelli d’Italia, Nicola Ottaviani della Lega e Roberto Pella di Forza Italia. Il testo della finanziaria approda così in Aula da giovedì, 28 dicembre, per giungere al voto finale nel pomeriggio del 29. Gli emendamenti presentati dalle opposizioni sono stati tutti respinti.

In Commissione Bilancio della Camera anche l’audizione del  ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti sulla manovra.  “Ho interrotto le ferie a qualcuno?”. Con una battuta il ministro ha fatto il suo ingresso in Commissione Bilancio della Camera, per riferire – come richiesto dalle opposizioni – sulla legge di Bilancio.

“Migliorati tutti i saldi di finanza pubblica”

Sulla legge di bilancio, “direi che l’esame del Senato ha prodotto una serie di emendamenti che determinano un miglioramento di tutti i saldi di finanza pubblica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in Commissione Bilancio della Camera.  Il saldo di competenza ammonta “a 198,9 miliardi nel 2024, a 165,3 miliardi nel 2025, a 131,6 miliardi nel 2026”, mentre “il corrispondente saldo di cassa ammonta a 250 miliardi nel 2024, 209 miliardi nel 2025 e 176,1 miliardi nel 2026”, ha precisato poi Giorgetti.

“Sono contento di partecipare a una seduta molto partecipata dei lavori della commissione Bilancio della Camera. Sono poi aperto a rispondere a ogni altro tipo di informazione, anche in riferimento al Mes e alla governance europea, che sono argomenti di grande interesse” ha poi specificato il ministro.

“Non ci saranno manovre aggiuntive”

“Le previsioni che abbiamo previsto in Nadef sono coerenti con quanto previsto dal nuovo Patto di Stabilità e quindi non sono necessarie manovre diverse o aggiuntive” ha assicurato Giorgetti.

“Mes? Mai detto che Italia avrebbe ratificato”

“Io non ho mai detto in nessuna sede che l’Italia avrebbe ratificato il Mes, ho letto cose assurde e false. Io ho solo ricordato in sede europea che il Parlamento italiano aveva di volta in volta rinviato la votazione su una richiesta che arrivava dall’opposizione” ha poi detto Giorgietti.  “Dopo il quarto rinvio ho ritenuto e ho detto nelle sedi del governo che il parlamento avrebbe dovuto prendere una decisione” senza arrivare oltre il 31 dicembre e “il Parlamento italiano ha votato, come io avevo già anticipato”, ha spiegato il ministro.

Giorgetti: “Patto stabilità? “Fatto passi avanti, faremo valutazione tra un po’”

Con il Patto di Stabilità, rispetto al vecchio Patto, “abbiamo fatto un passo in avanti, introducendo tantissime clausole per richiesta di diversi Paese, ogni Paese ci ha messo il suo, altrimenti non saremmo arrivati alla conclusione. Questo è un compromesso. La valutazione su questo Patto la faremo tra qualche tempo” ha detto Giorgetti rispondendo alle domande dei deputati sul Patto di Stabilità.  “Il Parlamento e il governo hanno sempre rivendicato la logica ‘a pacchetto’. Qui non c’è stato nessun fallo di reazione per il Patto di Stabilità ma la presa d’atto che per quanto riguarda l’unione bancaria, il mercato dei capitali, l’assicurazione sui depositi purtroppo di progressi a livello europeo non se ne fanno. Dico purtroppo perché tutto si tiene” ha dtto Giorgetti che ha aggiunto: “”Non so se questa decisione è stata adottata con una telefonata tra la presidente Meloni e l’onorevole Borghi. Tendo a non leggere i giornali per cui non ho motivo di pensare se sia giusto o falso”

“Superbonus? Parlamento deciderà ma dati peggio stime Nadef”

Il ministro ha parlato anche del Superbonus: “Io ho i dati degli ultimi mesi che vanno addirittura peggio, in termini di uscite per la finanza pubblica, rispetto a quelli previsti dalla Nadef. Poi il parlamento deciderà, ma per quanto mi riguarda so in cuor mio il limite di quello che posso fare e lo dirò in consiglio dei ministri. Oltre quello non posso fare, perché questa è la realtà dei numeri per cui una norma – fatta in un momento eccezionale – ha dei risultati radioattivi che non riusciamo a gestire” ha detto Giorgetti. “La verità – ha evidenziato ancora il ministro – è che questo Paese ha il 140% di debito sul Pil e quando vai a negoziare parti da posizioni svantaggiose e quindi con grande prudenza e con grande coraggio bisogna uscire da questo Lsd che abbiamo preso per 4 anni e piano piano eliminare tutte queste misure che non ci possiamo permettere”.

“Con cultura responsabilità Paese al sicuro da tempeste”

“Io ho assicurato a tutti gli osservatori internazionali che il governo italiano continuerà con una cultura di prudenza e responsabilità della finanza pubblica, che avrebbe fatto una legge di bilancio di un certo tipo. E – questo sì, l’ho venduto – che il Parlamento, soprattutto la maggioranza, avrebbe sostenuto questo atteggiamento. Fintanto che questo accadrà io credo che il Paese sarà al sicuro dalle tempeste” ha aggiunto Giorgetti.

Ponte sullo Stretto

“Per quanto riguarda il Ponte, era nel testo originario. È stata modificata la spalmatura delle annualità. Non trovo scandaloso che le regioni interessate contribuiscano all’opera medesima” ha aggiunto Giorgetti rispondendo alle domande dei deputati sulle previsioni in manovra sul Ponte sullo Stretto di Messina

 

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