Protesta della attiviste di ‘Non una di meno‘ davanti alla sede Rai di Viale Mazzini a Roma. Le manifestanti, che indossavano dei passamontagna rosa, hanno esposto davanti ai cancelli uno striscione bianco con la parola ‘Vergogna‘. “Siamo di fronte alla sede Rai di viale Mazzini perché questa è la sede della vittimizzazione secondaria, dove tutte le donne che subiscono violenza qui la subiscono una seconda volta”, ha detto una manifestante al megafono. “Ci hanno raccontato la storia di Giulia Cecchettin come un romanzo rosa, mentre sapevano tutte e non avevamo dubbi che Giulia era in pericolo di vita. Invece nei programmi Rai questo non è stata mai messo in discussione. Ci è stata raccontata Giulia e il suo ‘amore romantico’, il suo femminicida come un bravo ragazzo, un uomo di cui fidarsi, che studiava e che forse ogni tanto era un po’ possessivo”.
E ancora: “Ci hanno raccontato lo stupro di Palermo con delle interviste indecorose e quando abbiamo scritto ai dirigenti Rai che i programmi che fanno vittimizzazione secondaria andavano chiusi, nessuno ci ha risposto. Allora siamo venute noi qui sotto oggi a raccontare come si dovrebbero narrare i femminicidi e i transcidi in Italia, e che la violenza del narrazione è molto più forte di quella che viviamo tutti i giorni”. Il video della protesta è stato pubblicato sui profili Instagram di Non una di meno. “Sabato 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza di genere, Non Una di Meno sanziona la contro la violenza mediatica, una delle molteplici forme della violenza patriarcale. Colpiamo la Sede Rai in quanto simbolo governativo, in opposizione al governo Meloni che pensa di poter rispondere alla violenza di genere con atti securitari, razzisti e sessuofobici”, si legge nel post.
Cinque attiviste di Non Una di Meno sono state fermate e portate in commissariato nel corso dell’azione dimostrativa “Nostro il dolore vostro lo share” davanti la sede Rai di Viale Mazzini a Roma. La protesta, spiegano dal movimento, “aveva l’intento di denunciare la vittimizzazione secondaria che la narrazione giornalista esercita su chi subisce violenza di genere”. Oggi 25 novembre, “nel giorno della grande manifestazione nazionale di Non Una di Meno che partirà alle 14 da Circo Massimo, manifestare contro la violenza viene sanzionato e impedito. Aspettiamo il rilascio immediato delle persone fermate e invitiamo tutt in piazza. Ci vogliamo, liber3!”, aggiungono le attiviste.