Arriva la stretta della maggioranza sullo spaccio di stupefacenti anche nei casi di lievi entità, ma solo nei casi di condotta non occasionale. Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato hanno infatti dato via libera a un emendamento del centrodestra al decreto Caivano, a prima firma Marco Lisei (FdI), che prevede pene più severe, “da diciotto mesi a cinque anni” anziché da sei mesi a quattro anni, per chi traffica o detiene droghe nei casi di lieve entità “quando la condotta assuma caratteri di non occasionalità”. L’emendamento ha ricevuto parere favorevole del governo e va a sostituire quello, presentato in precedenza, che eliminava del tutto l’attenuante per la “lieve entità” dalla legge sugli stupefacenti nei casi passaggio di denaro ovvero nei “fatti con finalità di lucro”.