Via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge con misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. Lo ha annunciato il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci in un punto stampa al termine del Cdm.
“Con grande celerità e profonda consapevolezza del problema il governo ha appena approvato un decreto legge finalizzato ad adottare misure di prevenzione nell’area dei Campi Flegrei interessata nelle ultime settimane da un accentuato fenomeno di sollecitazione sismica e di bradisismico”. Lo ha annunciato Musumeci in un punto stampa fuori palazzo Chigi al termine del Cdm. “L’impegno di spesa a copertura del provvedimento è di 52,2 milioni di euro, tutte risorse finanziarie approntate dallo Stato, dal governo – ha precisato –. Abbiamo chiesto alla Regione Campania di partecipare, ha ritenuto in questo momento di non doverlo fare. Speriamo nelle prossime settimane possa cambiare idea. In ogni caso noi andiamo avanti e intendiamo farlo in perfetta collaborazione con la Regione, gli enti locali e la Prefettura”.
Nella bozza ci sono risorse per complessivi 52,2 milioni di euro da dedicare fra i vari capitoli alla “verifica delle funzionalità di infrastrutture di trasporto e servizi essenziali“, “analisi delle vulnerabilità delle zone edificate”, “pianificazione speditiva di emergenza” (evacuazione) e potenziamento della protezione civile.
La bozza prevede “un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata” e di quella “pubblica” con l’obiettivo di individuare le “idonee misure di mitigazione” e stimare il “fabbisogno finanziario”. Tra gli altri punti previsti dalla bozza dello schema di decreto legge anche “uno studio di microzonazione sismica” e “un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture”.
Per queste attività la Protezione civile è autorizzata a spendere fino a 45,2 milioni di euro (su 52,2 di stanziamento previsto) di cui 3 milioni per le analisi delle vulnerabilità. La bozza prevede l’implementazione di “strumenti di monitoraggio sismico” della rete già esistente gestita dall’Osservatorio vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, operativa H24, e delle due reti nazionali di monitoraggio permanente gestite dal Dipartimento della protezione civile.
Prevista una “struttura di supporto” alle dirette dipendenze del capo del Dipartimento di Protezione civile da costituire entro 30 giorni. La struttura si potrà avvalere di 10 unità di personale collocato fuori ruolo, di cui un dirigente, per un costo stimato di 1 milione di euro a valere sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio.
Risorse per 750mila per “attività esercitative” con cui testare un “piano speditivo di emergenza” per l’area dei Campi Flegrei. Il piano deve essere predisposto entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto e sarà basato sulle “conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza” e conterrà le “procedure operative da adottare in caso di recrudescenza” dei fenomeni sismici nella zona.
La bozza prevede anche “l’allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza alla popolazione” in caso di necessità. Alla città di Napoli viene indicato un termine di 30 giorni dall’entrata in vigore della legge per una ricognizione a seguito della quale approvare il “piano dei fabbisogni” dei Comuni interessati dei fenomeni sismici. Al piano saranno dedicate 4 milioni di euro di risorse. La bozza del Dl questa sera in discussione al Consiglio dei Ministri prevede anche di assumere “personale a tempo determinato” per 12 mesi con cui rafforzare la Protezione civile comunale di Napoli. In particolare è prevista l’attivazione del presidio di una sala operativa aperta H24 e l’acquisizione di materiali e mezzi. Per conseguire gli obiettivi del decreto la Regione Campania è autorizzata a impiegare 10 proprie unità di personale, autorizzato a effettuare fino a 50 ore al mese di straordinari per un anno.
Si terranno nella giornata di domani le prime prove di evacuazione degli ospedali della Asl Napoli 2 Nord, azienda sanitaria competente sul territorio di 32 comuni della provincia napoletana, compresi quelli ricadenti nell’area dei Campi Flegrei.
Domani, venerdì 6 ottobre dalle 11 alle 13, si svolgeranno le prove di evacuazione nell’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, comune in parte ricadente nella zona rossa dei Campi Flegrei, e nell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, comune che non ricade nella zona rossa.
Sabato 7 ottobre, sempre dalle 11 alle 13, si svolgerà la prova di evacuazione nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.
Al momento non risulta sia prevista una prova anche per l’ospedale Rizzoli di Ischia, il quarto ospedale aziendale della Asl Napoli 2 Nord. L’attività è stata programmata nell’ambito delle misure di prevenzione alla luce del rischio bradisismo nei Campi Flegrei.