Ieri il faccia a faccia tra la presidente del Consiglio itlaiana e il presidente francese

Hanno cominciato a parlare non appena usciti a piedi dalla Camera dei deputati, e poi hanno proseguito per quasi un’ora e mezzo all’interno di palazzo Chigi. Dopo aver partecipato a Montecitorio alle esequie di Stato laiche del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, si sono ritagliati uno spazio in agenda per un tête-à-tête senza delegazioni in cui affrontare soprattutto il dossier migranti.

Nel faccia a faccia andato in scena nella sede del governo italiano – definito “lungo e cordiale” da palazzo Chigi – i due leader, secondo quanto comunicato dall’Eliseo, “hanno continuato a discutere della necessità di trovare una soluzione europea alla questione” della gestione del fenomeno migratorio. Nel corso del colloquio, ha aggiunto Palazzo Chigi, Meloni e Macron hanno affrontato anche le principali tematiche internazionali e il tema legato alle priorità economiche dell’Unione europea.

I dossier torneranno d’attualità a stretto giro, ovvero al vertice ‘Med 9’ in programma a Malta venerdì prossimo, e poi alla riunione della Comunità politica europea e al Consiglio europeo informale che si terranno a Granada il 5 e 6 ottobre. In Spagna, peraltro, Meloni ha già fatto sapere di voler affrontare col cancelliere tedesco Olaf Scholz la questione dei finanziamenti del governo di Berlino alle Ong impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mediterraneo.

La Germania, d’altronde, continua ad essere nel mirino del vicepremier Matteo Salvini e della Lega. Il ministro dei Trasporti, dopo aver anticipato che domani in Consiglio dei ministri (dove è atteso un nuovo decreto migranti) si parlerà dell’incontro tra Meloni e Macron, è tornato ad attaccare Berlino: “Mi hanno detto che la Germania e altri paesi finanziano associazioni private che collaborano nella gestione dell’immigrazione clandestina in Italia: diciamo che se le ong tedesche portassero gli immigrati in Germania ‘nulla quaestio’, ma se li lasciano in Italia è un problema. Dall’Europa e dagli altri paesi europei mi aspetto rispetto e collaborazione”.

Prima delle parole del segretario del Carroccio, era stato il suo vice Andrea Crippa a scagliarsi contro il governo tedesco ricordando come “80 anni fa decise di invadere gli Stati con l’esercito ma gli andò male, ora finanziano l’invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici”. “Da come si sta comportando il governo tedesco è del tutto evidente che non vuole che in Italia governi il centrodestra, che mette in discussione assetti ed equilibri europei – le parole del vicesegretario leghista ad Affaritaliani.it -.A Berlino fanno di tutto per mettere in difficoltà il governo italiano nella speranza di farlo cadere. Ma falliranno come fallirono ottant’anni fa”. Intanto, è circolata anche la bozza del dl migranti.

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