“Caro Olaf, come sai, in queste settimane il Governo italiano è impegnato in prima linea nel fare fronte ad una pressione migratoria eccezionale. Tale impegno si esprime sia sul fronte interno per dare il massimo sostegno alle regioni italiane più coinvolte, a partire dall’Isola di Lampedusa, sia su quello internazionale, dove abbiamo moltiplicato i contatti, da ultimo a New York, con i Partner internazionali ed i Paesi di origine e transito nonché con le Istituzioni e gli Stati membri Ue. Particolarmente importanti sono stati la visita della Presidente della Commissione Europea von der Leyen a Lampedusa lo scorso 17 settembre e i progressi concreti nell’attuazione del Memorandum d’intesa UE-Tunisia che ne sono scaturiti. In tale contesto, ho appreso con stupore che il Tuo Governo – in modo non coordinato con il Governo italiano – avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella lettera inviata sabato scorso al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz.
“È ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare”.
“Certa della Tua comprensione e collaborazione, mi auguro che gli esatti contorni di queste iniziative del Tuo Governo potranno essere meglio chiariti, e sarò lieta di discutere di persona della questione alla prima occasione utile, a partire dal Vertice Cpe e dal Consiglio Europeo di Granada il prossimo 5 e 6 ottobre” prosegue la lettera inviata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz.
Le “possibilità” che il governo tedesco sostenga “con fondi rilevanti” organizzazioni non governative impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo “suscitano interrogativi” scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella lettera inviata al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz. “Per quanto riguarda l’importante e oneroso capitolo dell’assistenza a terra – spiega la premier – è lecito domandarsi se essa non meriti di essere facilitata in particolare sul territorio tedesco piuttosto che in Italia”.
“Ritengo che gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni Ue interessate a fornire un sostegno concreto all’Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un’iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia” sottolinea la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella lettera inviata sabato scorso al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz.
“Possiamo confermare la ricezione della lettera della presidente del Consiglio italiano, la lettera riceverà una risposta“. Lo ha riferito a LaPresse un portavoce del governo tedesco. In merito al soccorso civile in mare, il portavoce del governo di Berlino ha fatto riferimento a quanto dichiarato oggi in conferenza stampa dal portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Sebastian Fischer, che ha ricordato come “il governo federale sta attualmente implementando il sostegno finanziario stabilito dal Bundestag, che è destinato a sostenere sia il salvataggio civile in mare che i progetti a terra per le persone salvate in mare in difficoltà. Questa decisione del Bundestag è stata presa qualche tempo fa. I nostri partner italiani ne erano già stati informati in quel momento. C’è voluto del tempo prima che venissero selezionate le varie organizzazioni non governative meritevoli di finanziamento. Ciò è ora accaduto e i finanziamenti stanno arrivando di conseguenza. Non penso che sia una sorpresa per nessuno di noi”.