Aveva 97 anni. Mattarella: "Lascia segno di grande rilievo nella storia della Repubblica"
La politica italiana dice addio a uno degli ultimi simboli della Democrazia Cristiana. E’ scomparso nella sua casa di Roma a 97 anni Arnaldo Forlani ex presidente del Consiglio, carica che ha ricoperto dal 18 ottobre 1980 al 28 giugno 1981, e due volte segretario della Democrazia Cristiana.
Forlani, nato a Pesaro l’8 dicembre 1925 e laureato in giurisprudenza all’università di Urbino, fu eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel maggio 1958. Dieci anni dopo divenne ministro delle Partecipazioni statali nel primo governo Rumor. Nel novembre 1969 fu eletto a larghissima maggioranza segretario della DC e mantenne la carica fino al giugno 1973. La sua segreteria fu caratterizzata dalla scelta della ‘centralità’ come linea politica del partito rispetto agli ‘estremismi’.
Tra il 1974 e il 1979 Forlani fu ministro della Difesa e poi ministro degli Esteri nei governi presieduti da Aldo Moro e Giulio Andreotti. Dall’ottobre 1980 al giugno 1981 presiedette un governo quadripartito di centrosinistra, che dovette affrontare l’emergenza del terremoto in Irpinia e i rapimenti di Giovanni D’Urso e di Ciro Cirillo. Il governo cadde in seguito allo scandalo della loggia massonica P2, nel quale furono coinvolti uomini politici, finanzieri e alti vertici militari.
Forlani fu eletto nuovamente segretario della Democrazia Cristiana nel febbraio 1989 per le sue riconosciute capacità di mediazione e per i buoni rapporti con Bettino Craxi e il Psi. Nel 1992 fu candidato dal partito alla presidenza della Repubblica ma la sua corsa fu fermata dai franchi tiratori. In seguito si dimise dalla guida del partito. Nel 1993 il suo interrogatorio da parte del pm Antonio Di Pietro nell’ambito del processo al finanziere Sergio Cusani è stato uno dei momenti che maggiormente hanno caratterizzato dal punto di vista mediatico la vicenda di Tangentopoli.
Mattarella: “Forlani lascia segno grande rilievo nella storia della Repubblica
“Apprendo con commozione la notizia della scomparsa di Arnaldo Forlani, e desidero esprimere ai figli e ai familiari i sentimenti della mia solidarietà e vicinanza”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Forlani è stata una personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione, e la sua azione nel governo e nel partito di maggioranza relativa ha contribuito all’indirizzo del Paese, alla sua crescita democratica, allo sviluppo economico e al consolidamento del ruolo italiano in Europa, nell’Alleanza Atlantica, nel consesso internazionale. Lascia un segno di grande rilievo nella storia repubblicana”, aggiunge. “È stato presidente del Consiglio in una fase di profondi cambiamenti, ha ricoperto diversi e rilevanti incarichi ministeriali, è stato eletto in Parlamento per oltre 35 anni e ha concluso l’attività parlamentare al Parlamento europeo”, argomenta ancora Mattarella. “La formazione cattolico democratica lo ha spinto fin da giovanissimo all’impegno politico, prima nella sua Pesaro, poi assumendo funzioni sempre più rilevanti nella Democrazia Cristiana di cui è stato protagonista e leader in passaggi cruciali, non solo per il suo partito ma per l’intro Paese. La fermezza delle posizioni si univa in lui con stile di cortesia e con atteggiamento rispettoso con gli interlocutori anche di posizioni contrapposte, atteggiamenti che assumevano essi stessi un valore politico e democratico”, conclude.
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